MotoGP 2024. Parliamo sempre troppo poco di Jorge Martin: 8 motivi per cui è fortissimo ed è il favorito per il mondiale [VIDEO]

MotoGP 2024. Parliamo sempre troppo poco di Jorge Martin: 8 motivi per cui è fortissimo ed è il favorito per il mondiale [VIDEO]
Il pilota Pramac sta facendo qualcosa di unico. Cerchiamo di capire meglio quali sono i motivi per cui è così forte
30 settembre 2024

La verità è che parliamo sempre troppo poco di Jorge Martin. Con 21 punti di vantaggio a 5 GP dalla fine Martin è il favorito per il titolo.

Voi lettori siete d’accordo? Oppure Bagnaia riuscirà a recuperare? Fatecelo sapere nei commenti.

Intanto però ecco 8 motivi per cui Martin è fortissimo e sta facendo qualcosa di unico.

1.Esplosivo: Martin è esplosivo, è veloce subito dal venerdì mattina, su tutte le piste: una cosa che riesce solo a lui

2.Velocissimo: Martin è velocissimo nel giro secco, in qualifica: parte pressoché sempre in prima fila

3.Scattante: Martin è bravissimo nelle partenze e, come ha spiegato Borsoi con Zam, ha una grande sensibilità nello stacco della frizione: questo lo agevola nella partenza

una parola che va di moda adesso, è 4.Resiliente: cioè Martin è capace di trarre forza da situazioni difficili e da delusioni: nel 2022, nel 2023 e nel 2024 è stato vicinissimo al team ufficiale. Un altro si sarebbe scoraggiato subito, lui ne ha tratto motivazione

5.Unico: Martin è unico perché si sta giocando il mondiale da due anni in un team satellite, dove, ad esempio ci sono meno ingegneri rispetto al team ufficiale, anche se la moto è la stessa di Bagnaia e Bastianini

6.Squadra: Martin ha una grande squadra: un ottimo team manager, un ottimo capotecnico e una squadra di altissimo livello. In più in Pramac non hanno le pressioni di un team ufficiale: il clima ideale

7.Stile di guida: Martin ha uno stile di guida unico, bello e spettacolare da vedere, è quello che usa il corpo maggiormente, toccando anche le spalle per terra, è bravissimo a spostarsi sulla moto

8.Maturo: Nel 2024 Martin sta dimostrando grandissima maturità: ha fatto meno errori di Bagnaia e tanti secondi posti. Ha imparato a non esagerare, anche così si vincono i mondiali

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