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Stagione molto sfortunata, quella di Pol Espargaro, e alla fine è lui quello che paga e lascia il posto al talento emergente Acosta. Vale la pena di ricordare come è andata. Dopo la paurosa caduta avvenuta nel corso del primo weekend del 2023, andato in scena a Portimao, lo spagnolo ha affrontato un lungo e faticoso recupero rientrando in azione solo nel GP di Gran Bretagna. Quella di Valencia è stata dunque la sua ultima apparizione come presenza fissa in MotoGP.
Pol ha tagliato il traguardo circondato dagli amici, dai familiari e da tutti quelli che lavorano con lui, gli vogliono bene e lo hanno ringraziato per gli sforzi profusi nel corso di una stagione così difficile.
"Sinceramente - sono le sue parole riportate ora dal sito ufficiale di Dorna -è stata una giornata molto difficile, non è l'ultima volta che sarò presente sullo schieramento, ma ovviamente ho sentito delle emozioni davvero intense. Ogni volta che alzavo la testa ho visto tutta la gente sulle tribune, ho sentito il rumore, la tensione, tutti i miei compagni di box intorno a me, come anche tutti quelli con cui ho corso da quando ero piccolo. Mi sento molto, molto fortunato a essere stato con loro vivendo la mia vita e cercando di realizzare i miei sogni durante gli ultimi dieci anni”.
Pol ha 32 anni, ha esordito nella 125 mondiale nel lontano 2006, quando aveva appena compiuto i 15 anni. Dopo cinque stagioni nella classe più piccola, passato in Moto2 ha conquistato il titolo del 2013 con sei vittorie. E’ in MotoGP dal 2014. Prima Yamaha, poi KTM con due stagioni (disastrose) in Honda. Il suo anno migliore in top class il 2020 con una bella serie di terzi posti. Non un campione, ma un ottimo pilota, apprezzato anche per carattere e personalità.
Naturalmente uno dei primi a salutarlo e a congratularsi con lui è stato il fratello maggiore, Aleix.
"Pol è sempre stato il mio idolo - ha detto Aleix - anche se tra i due sono io il fratello maggiore. Quando siamo arrivati nel mondiale lui è andato forte fin da subito, vincendo le gare e poi il titolo in Moto2. Gli sono sempre stato accanto, sulla griglia di partenza l'ho abbracciato e non sono riuscito a evitare di piangere. Non è stato facile e l'ultimo giro con lui è stato molto bello. E’ stato un anno molto duro, non è possibile immaginare ciò che ha sofferto Pol e noi con lui. L'infortunio di Portimao è stato serio e sono molto contento di vederlo felice e sorridente".
Pol Espargaró ha ammesso di non essere tornato quello che era prima della caduta e del relativo infortunio a Portimao.
"Ho bisogno di riposare. Devo riprendermi un po'. Da tempo non mi sento competitivo come dovrei essere, anche in termini di fisico, ma sono consapevole che servono dei gran bei risultati per questi giovani, che hanno talento, e sono in gran forma. Se non hai tutto questo allora sei troppo lontano per potertela godere. Devo recuperare quella parte del Pol che è caduto a Portimao".
Come detto, non si tratta però di un addio definitivo. Presto Espargaró potrebbe correre come wildcard nel team Tech3.