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Certo, è solo un gioco, ma ognuno di noi appassionati, concentrandosi un attimo può stilare una sua classifica degli attuali piloti di MotoGP, o meglio del pacchetto pilota+moto, in vista della stagione 2024.
Così proviamo a vedere dal 22esimo al primo quali sono, in questo caso secondo me, i rapporti di forza prima che inizi la stagione 2024 con i test invernali.
Fateci sapere cosa ne pensate, come sarebbe la vostra griglia (almeno le prime tre file!)
Si parte!
Giocoforza per me è lui il pilota meno forte della MotoGP, per diversi motivi. In primis perché guida la moto meno competitiva e poi perché, dopo aver dato segni di competitività nel 2020, è caduto in un discreto oblio: qualche top ten ma mai veramente davanti.
Nei primi due anni di MotoGP le ombre sono state molto di più delle luci. Togliamo il primo anno in Tech 3, nel 2023 in Aprilia aveva il potenziale per essere, almeno qualche volta, davanti. Invece ha steccato, salvo un finale di stagione in crescendo con il quinto posto nell'ultima gara di Valencia.
Per adesso non ha convinto.
L'anno da rookie è stato accettabile ma non entusiasmante (come Martin nel 2021) o ottimo (come Bezzecchi nel 2022). Merita però un'altra occasione, vedremo.
Arriva sulla moto meno ambita, avrà un contratto lungo per poter lavorare in serenità. Gli viene chiesto di lavorare sullo sviluppo, non gli vengono chiesti risultati. Ha soddisfatto il suo sogno di vincere un GP. Le motivazioni saranno decisive per i GP di gara. Le avrà?
Tempi duri per Mir. Il passaggio in Honda per ora è stato traumatico. Riuscirà a riprendersi nel 2024? I dubbi sono molti. Per adesso parte 18esimo, sesta fila.
E qualcuno dirà: solo 17esimo??
E se veniva messo in top 10 qualcun'altro avrebbe detto: dategli tempo!
Appunto, non anticipiamo i tempi, Acosta è di sicuro un talento speciale e precoce. Ma per adesso lo piazzo qua, un po' nelle retrovie.
Chi dice che i tempi nei test di Valencia non contano nulla sbaglia. Marini si trova qui, come prima Honda, perché a Valencia ha dato subito l'impressione di non essere rimasto traumatizzato dal passaggio dalla quasi-perfetta GP22 alla bisbetica RC213V.
Può fare bene.
L'anno scorso, in vista 2023, mi aspettavo molto di più da Oliveira. Tipo? Qualche podio.
Quest'anno è stato dapprima molto sfortunato e poi nella seconda parte di stagione non ha brillato, forse complici anche i problemi economici del team RNF. Comunque anche lui, come Raul, ha un'altra occasione, sperando che il mancato passaggio in HRC non abbia lasciato strascichi emotivi.
Qual è il vero valore di Miller? Forse quello di un pilota veloce ma incapace di gestire la gara lunga. O forse lo scorso anno in KTM è servito per ambientarsi. Per adesso lo mettiamo qua, quinta fila.
È decisamente un gran pilota, che tiene molto ad avere una moto ufficiale. Nel 2022 ha rifiutato Ducati Gresini e Aprilia satellite per andare in LCR con contratto Honda.
Quest'anno riparte da Yamaha ufficiale, che per lui è la situazione ideale, vista anche la similitudine con la Suzuki. Se la M1 sarà un po' competitiva lui aggiungerà il resto e potrà fare meglio di 13esimo. Dipende più dalla moto, in questo caso.
Nel test di Valencia non ha impressionato e infatti tra le 8 è la Ducati che, per me, parte più indietro. Morbidelli, dopo due anni e mezzo molto difficili ha tanto da dimostrare e, per sua fortuna, tanta voglia di farlo. Buon lavoro, facci divertire per favore.
Forse l'11esimo posto è ingeneroso con un pilota vincitore di due Sprint e autore di due podi e una pole. Peraltro è al secondo anno con una Ducati. Sarei contento se mi smentisse ma tutti non possono vincere, nel caso gli auguri di essere da top 5 e non da top 10, che è più anonima e che, di fatto, ha già raggiunto nel 2023 (nono nella generale).
Come per Rins: dipende molto più dalla moto che da lui. Nel 2023 ha dimostrato di poter andare forte nonostante la moto. Merita di stare davanti. Se non sarà nel 2024 sarà nel 2025 (con un'altra moto, probabilmente).
Nono è nonno Aleix. Il pilota più vecchio della compagnia, l'ultimo nato negli anni ottanta, precisamente nel 1989. Nel 2023 ha brillato a Silverstone e Barcellona, vincendo il GP lungo. Riuscirà a rimanere su certi livelli?
Per ora lo metto dietro al compagno Vinales.
Nel 2024 compie 29 anni, ha tutta la maturità necessaria per diventare il riferimento di Aprilia e un pilota da top 5 in classifica. Nel frattempo però deve vincere le gare con la moto di Noale.
Quel che ha fatto nel finale di stagione, rivisto a posteriori, è stato straordinario ed entusiasmante. Ci credeva solo lui ma è riuscito a far ricredere tutti. Per me parte con un credito altissimo, settimo, vicino ai primi.
Quella vittoria in Malesia ci ha fatto vedere che Enea c'è ancora. E allora speriamo che con la continuità ritorni anche il pilota straordinario visto nel 2022. Ci sei mancato.
Quinto posto d'obbligo. Se fosse un ciclista sarebbe un passista, molto regolare. Se fosse un'auto sarebbe un diesel. Invece è Brad Binder pilota veloce e che non guarda in faccia a nessuno, spesso esagerando, nei sorpassi. Sesto nel 2021 e nel 2022, quarto nel 2023: riuscirà a crescere ancora?
Marc Marquez l'ha tirato giù dal podio, in questa mia classifica. Ma è comunque davanti. Nei due anni in MotoGP ha dimostrato grandissima maturità e grandissima velocità.
Si è un po' smarrito, complice anche l'infortunio alla spalla, nella parte finale di stagione, quando il terzo posto era sicuro e i primi due non più raggiungibili.
Quel sorriso, qualcuno direbbe: quel maledetto sorriso. Mettiamolo terzo e poi vediamo come va.
Stagione straordinaria, si deve confermare senza aver potuto vincere e senza essere passato nella squadra ufficiale. Sono decisive le motivazioni. Quest'anno è stato straordinario, con la sua squadra, nel trovarle. Riuscirà anche nel 2024?
Due mondiali vinti consecutivamente, 18 GP conquistati negli ultimi 46, sono numeri da top. È chiamato al tris, sotto pressione rende meglio, le difficoltà lo stimolano, gli avversari anche. Avrà ancora voglia di battere tutti, e anche Marc Marquez su Ducati? Io dico di sì.