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Chivasso - citando wikipedia - si trova in zona pianeggiante a 25 km a nordest da Torino e il suo territorio è attraversato dal fiume Po. Lì è nato e cresciuto Pecco Bagnaia che però, ancora bambino, ha abbandonato il Piemonte per andare in Spagna e poi nelle Marche perché voleva diventare pilota.
Essendoci riuscito con successo qua a Chivasso lo celebrano ogni anno, grazie al suo Pecco fan club, che conta oltre tremila iscritti.
La passione per il due volte campione del mondo di MotoGP è grande, così ho deciso di partire dalla Toscana, domenica mattina, e raggiungere Chivasso, circa 350 km, per prendere parte a quest'evento. Il tutto per capire e conoscere un po' meglio Pecco Bagnaia.
Di seguito troverete l'intervista, si può chiamare così, che gli appassionati hanno fatto a Pecco durante l'evento (i giornalisti invece non potevano fare domande).
Cose che ho capito:
- Pecco è legatissimo ai suoi 4-5 - credo - amici d'infanzia
- Tra loro ci sono il presidente del fan club, Luca Cena, il vicepresidente, un altro ragazzo molto simpatico con gli occhiali e altri due che invece sono i videomaker, quelli che hanno prodotto quel bellissimo documentario che è Dream on. Notizia: nel 2025 faranno una serie lunga tutta la stagione, non solo gli ultimi tre GP
- Luca Cena, amico e presidente del fan club ha detto: "Pecco è una persona estremamente semplice, quando viene beccato in giro a volte è anche difficile da riconoscere perché sembra una persona qualunque. Per noi è un amico estremamente normale, addirittura difficilmente si parla di moto quando si è insieme, perché è un amico, non è un pilota per noi, quindi lo viviamo un po' in una maniera diversa rispetto a tutti gli altri. Il fan club lo gestiamo insieme ad altri altri ragazzi. Il fan club è nato nel 2017, Pecco all'inizio ci ha proprio ingaggiato per mettere su questo fan club, noi all'inizio non sapevamo neanche cosa fosse un fan club. Oggi ci sono oltre 3000 iscritti, siamo cresciuti insieme a Pecco, noi siamo gli amici storici di Pecco e della sua della sua famiglia"
- l'appuntamento con i fan è sempre nello stesso posto, alla periferia di Chivasso, si tratta di una concessionaria d'auto. Lì ha sede il fan club: se c'è il sole si sta fuori, se piove o è freddo dentro. Domenica scorsa nonostante fosse febbraio era caldissimo, si stava molto bene
- il gruppo di amici che lavora al fan club è numeroso. Due ragazze, che hanno l'età della sorella di Pecco, Carola, mi hanno raccontato un aneddoto molto bello: quando erano piccole, loro, Pecco e un altro ragazzo hanno passato una notte fuori in due tende, costruite da loro stessi. Una cosa da ragazzini. Lo scrivo qui e in maniera approssimativa perché il microfono non ha funzionato durante quella breve intervista, santiddio
- ogni anno viene fatta una lotteria e sono in palio magliette, cappelli ma anche cose più sostanziose, tipo: stivali originali usati da Pecco o biglietti per il GP del Mugello
Ma veniamo a cosa ha detto Pecco in questo incontro con gli appassionati.
Dal 2025 che che cosa ti aspetti, perché hai anche un nuovo compagno...
"Il discorso di lavorare insieme continuerà, però ognuno farà il suo perché l'obiettivo è quello di vincere, siamo piloti che vogliono tutti la stessa cosa. Quello che ho notato, al momento, è tanto rispetto e questa è una cosa che per me è sempre da mettere al primo posto, mi è sembrato che sia lo stesso da parte sua, quindi per me filerà tutto liscio... poi non si può mai sapere, ma le lotte saranno saranno sicuramente intense"
Ancora sul 2025...
"Ritengo che questo possa essere un anno molto importante sotto più punti di vista, anche a livello della mia carriera sportiva perché sono tanti anni che ogni volta c'è sempre qualcosa: vinco per questo, vinco per quell'altro e così via, quest'anno le armi sono pari quindi si farà il massimo e vincerà il migliore"
Un bambino ha chiesto: è meglio Marquez o meglio il tuo compagno di squadra dell'anno scorso?
"Alla fine è ovvio che avrei preferito continuare con Enea, perché ci conosciamo da quando siamo veramente piccoli, da quando ho 7-8 anni quindi praticamente da una vita, da 20 anni, però le cose non sono andate come ci si aspettava. Enea ha avuto delle difficoltà fisiche dopo la prima caduta. A livello di feeling mi sono sempre trovato molto bene con Enea, però mi va bene anche che ci sia Marquez"
A Bagnaia è stato chiesto un commento anche sulla famosa frase di Tardozzi: Pecco non puoi essere sempre un signore...
"Io credo che ognuno è fatto a modo proprio e non cambierò, perché alla fine quando c'è bisogno di essere aggressivi non penso di non aver dimostrato il contrario ecco, quindi lì era un momento di tensione per tutti e ognuno la scarica a modo proprio: io comunque ascolto sempre, dopo analizzo le varie cose, però in generale so essere aggressivo quando voglio, so essere spietato quando voglio"
Domanda di un fan: l'anno passato quando sei caduto in Portogallo, cioè quando Marc ti ha fatto cadere sostanzialmente, quanti bestemmioni hai dovuto tirare?
"Allora, andare in moto è un po' come guidare la macchina no? Quando sei per strada che tiri fuori il peggio di te in certe situazioni, no? E quindi ti arrabbi abbastanza, però lì per lì ho pensato più che altro al fatto che stessi perdendo dei punti un po' gratuitamente, non ero proprio contento, in più si era rotta la moto, quindi non potevo neanche ripartire. È stato un momento un po' di giramento"
Vi siete chiariti subito?
"Sì, sì, non sono uno che porta rancore, soprattutto le cose le voglio risolvere subito, perché non non esiste che non ci si parli ecco, è una stupidaggine"
Perché non hai scelto il motore 2025?
"Allora il motore 2025 era molto bello da usare, mi ci sono concentrato un po' di più rispetto a Marc che comunque ha voluto fare un altro tipo di lavoro, purtroppo non siamo riusciti a mettere a posto la frenata, che è comunque il punto dove si può fare più la differenza. Visto che il motore comunque durerà due stagioni non volevamo prenderci un rischio di perderci due anni dietro a problemi"
Appassionato: volevo chiederti, visto che potevi avere come compagno di squadra Martin o il Bestia e invece ti sei ritrovato Marc: pensi che ci sia stata una spinta da parte della Dorna in questa decisione? Che vogliono fargli vincere il nono mondiale?
"Non ho mai avuto preferenze sul compagno di squadra, è ovvio che mi sarebbe piaciuto che Enea potesse continuare perché secondo me Enea ha avuto ha avuto due anni abbastanza complicati, dopo il primo primo anno in cui si è rotto subito, e nel secondo anno ci ha messo un po', ma era veloce, molto veloce, quindi ovviamente mi sarebbe piaciuto continuare con lui, però non ho mai avuto preferenze, non ho mai fatto nomi, ho sempre detto fate quello che volete tanto per me è indifferente. Sicuramente è una presenza più ingombrante Marquez, perché è un otto volte campione del mondo e sappiamo tutti comunque la sua fame e la sua voglia di vincere, poi ha passato anni difficili e si trova nella situazione di di poter vincere di nuovo"
Ancora...
"Quindi è uno stimolo sia per lui ma anche per me, che sicuramente voglio batterli tutti. Essere ad armi pari è bello e siamo pronti, però non credo che ci siano favoritismi. Sicuramente il fatto che lui possa vincere di nuovo, a livello mediatico, è un qualcosa di importante, però anche il fatto che io possa batterlo diciamo che eleva molto quello che può può essere il risultato"
Chi era per te Luca Salvadori?
"Ho avuto il piacere di conoscerlo qualche anno fa e lo seguivo già da prima, mi è sempre piaciuto moltissimo, a me le persone ottimiste piacciono particolarmente, non mi ricordo in che situazione forse il Mugello qualche anno fa, avevamo fatto un pomeriggio insieme e gli avevo fatto vedere la mia GP room. L'ho sempre visto come una persona che stava portando un nuovo linguaggio al nostro sport, che è sempre stato molto chiuso: c'era finalmente una persona che parlava a tutti e mi è piaciuto molto da subito, quello che è successo è una tragedia, ed è successo nel modo in cui a lui piaceva, era la sua passione, quindi è ancora un po' più difficile da accettare. In ogni caso secondo me ha dato tanto a tutti noi, ha dato tanto al nostro sport a livello mediatico soprattutto, ma anche per la voglia che aveva di mettersi in gioco: ha sempre fatto tutto nonostante avesse delle possibilità grandi da parte della sua famiglia, ha sempre fatto tutto per per i fatti suoi, è sempre stata una cosa che ho apprezzato estremamente, quindi sì, diciamo che mancherà sicuramente a tutti per sempre, però avrò il piacere di poterlo avere con me sul mio casco, quindi in qualche modo ci sarà comunque"