MotoGP 2025. Ai Ogura, un rookie che fa sognare il Giappone

MotoGP 2025. Ai Ogura, un rookie che fa sognare il Giappone
Il magnifico debutto di Ai in Thailandia ha sorpreso la stessa Aprilia, e la MotoGP festeggia un potenziale campione. I piloti giapponesi hanno fatto belle cose, nella top class, e Ogura si lancia all’inseguimento di miti come Abe, Kato e tanti altri
4 marzo 2025

Si sapeva che fosse forte, Ai Ogura, ma nessuno (o quasi) si aspettava da lui un debutto del genere. Sono pochi i piloti nella storia della MotoGP che possono vantare un debutto come il suo nel GP di Thailandia. Il campione della Moto2 ha stupito anche molti colleghi, al primo GP in sella all'Aprilia RS-GP 25 del team Trackhouse.

Il giapponese ha iniziato il fine settimana con un ottimo quinto posto nelle qualifiche del sabato, seguito poche ore dopo dal quarto nella gara Sprint alle spalle di Pecco Bagnaia, che ha seguito come un’ombra sui tredici giri. Infine, la domenica, ha colto un meraviglioso quinto posto alle spalle di Morbidelli. Risultati che hanno eclissato quelli degli altri debuttanti.

Se guardiamo indietro, solo tre leggende hanno fatto un debutto migliore nell'era della MotoGP, iniziata nel 2002. Al quinto posto come Ogura si sono piazzati al debutto anche Fabio Quartararo, Ben Spies e Troy Bayliss. Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo sono i due piloti autori del miglior debutto in top class, entrambi con uno straordinario secondo posto. Dani ci riuscì con la Honda nel GP di Spagna del 2006, mentre il maiorchino bissò due anni dopo in Qatar. Nella classifica dei debuttanti col botto segue Marc Marquez, terzo nella sua prima gara in MotoGP con la Honda a Lusail.

Naturalmente va ricordato che ci sono altri nomi importanti, nella storia del Motomondiale, che hanno addirittura vinto la loro prima gara. Parliamo di classe 500, Jarno Saarinen è stato il primo nel lontano 1973, imitato da Max Biaggi nel GP del Giappone del 1998. Entrambi erano piloti Yamaha.

Ai Ogura è stato molto misurato nelle dichiarazioni dopo l’impresa, nel migliore stile giapponese

"Il mio obiettivo principale era vedere com'è un weekend di MotoGP ed è stato interessante verificare come si comportavano gli altri in pista. Ho avuto a disposizione otto giorni di test, molti dei quali trascorsi in pista ma con poche molte occasioni di girare con gli altri. Nelle due gare è stato più facile incontrarne qualcuno".

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Giapponesi nella storia della top class

Il Giappone ha fatto la storia della classe maggiore, 500 o MotoGP che sia, ma non ha ancora conquistato un titolo con uno dei suoi piloti. Chiaramente, ogni volta che spunta un talento tutti gli occhi del Sol Levante si posano su di lui e sognano.

Sono soltanto sei i piloti giapponesi elencati tra i vincitori di Gran Premi nella classe maggiore: Tadayuki Okada con quattro successi, poi Nori Abe (3), Makoto Tamada (2), e con una vittoria a testa Hideo Kanaya, Takazumi Katayama e Toru Ukawa.

Il debutto nipponico nella top class, il più spettacolare che ricordiamo, fu quello di Norick Abe nel 1994: era una wild car diciottenne in classe 500 nel GP del Giappone a Suzuka. Fu settimo nelle prove e poi, in gara, fece una battaglia di testa incredibile, battendosi alla pari con Doohan e con Schwantz. Scivolò a due giri dalla fine.

Abe aveva colpito anche il piccolo Valentino, con quella gara, ed era una grande speranza della Honda che finì, però, nell’orbita Yamaha. Nel cuore di HRC sarebbe entrato più tardi Daijiro Kato. Lui aveva tutte le carte in regola per arrivare prima o poi al titolo della MotoGP.

Kato aveva esordito in MotoGP nel 2002, primo anno dei prototipi e unica stagione a partecipazione mista: le 990 quattro tempi contro le 500 due tempi. Con la NSR del team Gresini fu decimo all’esordio di Suzuka, poi quarto in Sud Africa e terzo a Jerez; dopo queste belle gare ottenne dalla HRC la RC211V, due volte si piazzò al secondo posto e concluse la stagione al settimo alle spalle proprio di Abe. Come ricorderete, si ferì gravemente nell’incidente del 6 aprile 2003 a Suzuka, purtroppo, e morì due settimane dopo.

Caricamento commenti...
user_has_pay_subscription:
user_has_premium_features: