MotoGP 2025. Franco Morbidelli: "Nel 2024 dopo sei zeri avevo un passo da primi 5. Ora ho una "muscolatura" diversa"

MotoGP 2025. Franco Morbidelli: "Nel 2024 dopo sei zeri avevo un passo da primi 5. Ora ho una "muscolatura" diversa"
Alla vigilia della tre giorni di test di Sepang Morbidelli è felice di iniziare con il team del suo mentore Valentino Rossi: "Si chiude un cerchio. Sono l'unico che non cambia moto: è un piccolo vantaggio"
4 febbraio 2025

Ecco le parole di Franco Morbidelli alla vigilia della tre giorni di test a Sepang.

Sulla sua situazione personale, positiva...

“Sono molto allegro, sono contento: vengo da 10 giorni tra presentazione e allenamenti a Mandalika, sono stati 10 giorni bellissimi con il team nuovo. Sono stato molto bene ed è quasi ora di iniziare: tutto questo mi rende contento”

Negli ultimi anni hai dovuto fare tanti cambiamenti e ne fai uno importante anche nel 2025, ma arrivi nel team VR46, come se fosse la fine del percorso iniziato parecchio tempo fa. Le emozioni sono tante?

“È sicuramente la chiusura di un cerchio: io a differenza di tutti gli altri piloti della VR46 Academy non ho mai corso per il team di Valentino. Era giusto che io corressi per questa squadra, per questi colori e questa possibilità è arrivata in un momento fantastico, nel quale io sono in grandissima forma, il team è nel suo massimo picco di forma. Spero che questa chiusura del cerchio, avvenuta un po’ più tardi, dia dei bei risultati”

Dopo aver fatto secondo nel mondiale nel 2020 hai avuto una serie di problemi: questo lo vivi un po’ come l’anno decisivo?

“Dal momento in cui ho fatto secondo, sono partite un sacco di sfide da affrontare per me: alcune le ho superate non tanto bene, come quella Yamaha, altre alla grande, come quella dell’anno scorso, perché ero arrivato alla prima gara dopo un infortunio gravissimo e quindi senza nessuna esperienza sulla moto e con la squadra. Nonostante questo, ci sono volute solo sei gare di “zeri” per prendere un passo da primi cinque: è stato molto positivo. La scorsa stagione ha dimostrato che le sfide le so affrontare in modo migliore rispetto al passato. Sono molto contento di arrivare nel team VR46 con un inverno totalmente diverso rispetto a quello dell’anno scorso, con molti meno problemi e in una maniera più normale. Sono curioso di vedere cosa succederà, avendo questo tipo di “muscolatura” che mi sono fatto dopo tutte queste sfide”

Sei l’unico tra i piloti Ducati che non cambia moto: è un piccolissimo vantaggio?

“Sì, lo è. Cambiare pacchetto, cambiare moto, cambiare team comporta un processo di adattamento: è un piccolo vantaggio che cercheremo di prenderci”

In questi cinque anni complicati, hai mai dubitato su te stesso?

“Sicuramente i dubbi ti vengono quando non vengono i risultati ai quali sei abituato nella tua carriera. Anche nel 2020, quelle prestazioni erano arrivate in modo quasi naturale. Quando non sei più ai vertici, ti scontri contro un bel muro: è un’altra delle sfide che ho affrontato e che spero mi rendano più forte” 

Cosa significa avere quel 46 dietro al tuo numero?

“È la prima cosa che ho notato della moto, il 46 tutto intorno al mio 21. È stato emozionante, bellissimo: è un qualcosa che sia io sia il team dobbiamo portare dentro di noi, dobbiamo ricordarci che corriamo per Vale, per uno che rappresenta un’icona, qualcosa di gigante per il motociclismo. Mio abbiamo la fortuna di rappresentarlo”

Come vedi la sfida Bagnaia/Marquez?

“Sarà molto interessante. Pecco e Marc sono i due favoriti, perché sono i due piloti che hanno finito più in alto in campionato e che hanno cambiato meno rispetto a Martin e a Bastianini. Sicuramente sono chiamati a fare delle belle sfide: nel 2024, Marquez ha fatto delle gare incredibili con la GP23. Vedremo se avrò la possibilità di assistere in prima fila a questa sfida"

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