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Quelli di Sepang e Buriram sono stati test particolari, che hanno visto Ducati in linea conservativa: il team ufficiale ha deciso di confermare il motore 2024, mentre per l'aerodinamica ci potrebbero essere novità dal test di Jerez.
Su questa conferma del motore 2024 e quindi accantonamento del 2025 in tanti aspettavamo le parole di Gigi Dall'Igna, eccole!
"Si parte! Dopo Barcellona, Malesia e Thailandia possiamo certamente ritenerci soddisfatti dei risultati di velocità mostrati nelle sessioni di test. L'obiettivo che ci eravamo prefissati, così come la filosofia da applicare, era chiaro e condiviso con i nostri piloti: solo ciò che era palesemente migliore della versione 2024, andava applicato subito, fin dalla prima gara. Il resto invece verrà valutato con calma, ulteriormente migliorato e implementato nel corso della stagione, che si preannuncia più lunga che mai".
Dall'Igna ha provato a spiegarlo semplicemente...
"Non è un concetto facile da spiegare, ma non tutte le evoluzioni hanno solo aspetti positivi. Infatti, la maggior parte implica sia vantaggi che svantaggi e, a seconda della pista o delle condizioni oggettive, una potrebbe prevalere sulle altre. Il lavoro da fare durante i test è quindi quello di valutare se una soluzione tentata solo su poche piste e magari spesso in condizioni di aderenza molto particolari possa essere migliorata nel complesso, almeno sulle otto-dieci piste su cui si snoderà l'inizio di stagione"
Sul motore 2024, confermato al posto del 2025 e che resterà in uso fino a tutto il 2026...
"Per quanto riguarda il motore, a Barcellona era già chiaro che, pur essendo vantaggioso in termini di prestazioni e facilità di guida, (il motore 2025, ndr) rivelava una gestione più complicata del freno motore. Eravamo quindi già in parte preparati a confermare la versione 2024 e tutto era pronto per quella scelta"
Sull'aerodinamica...
"Il pacchetto aerodinamico, invece, si è rivelato la decisione più difficile. Ha portato indubbi vantaggi, soprattutto su una pista come la thailandese Buriram, ma ha rischiato di portare svantaggi su tracciati con curve più veloci come Argentina e Qatar. Abbiamo preferito la cautela, con l'intenzione di testarlo nuovamente con qualche upgrade nei prossimi test di Jerez"
Altre parti della moto, tra cui l'abbassatore...
"Forcellone e cambio hanno invece superato la prova mentre, sul sistema di abbassamento, la conferma si troverà nel weekend di gara"
Dall'Igna ha concluso: "Sarà sicuramente un Mondiale molto combattuto durante il quale tante case e tanti piloti diranno la loro, ma come sempre saranno l'equilibrio e la competitività su ogni pista a fare alla fine la differenza. Ecco fatto, si parte! Forza Ducati!".