MotoGP 2025. Giù dalla moto con Matteo Bertelle, nuovo protagonista della Moto3: "Da piccolo guardavo i piloti da lontano. Ora inseguo un sogno con Pecco Bagnaia e Marco Bezzecchi"

In un'intervista a Moto.it, il pilota padovano per il team LevelUp MTA si racconta: "Ripago i sacrifici di mio padre e dei miei nonni andando forte in moto"
10 marzo 2025

Dal parcheggio del centro commerciale dei suoi genitori alle piste del Motomondiale. Si potrebbe riassumere così la carriera di Matteo Bertelle, che a Buriram ha conquistato la sua prima pole position in Moto3 e un ottimo quinto posto nella gara inaugurale della stagione. Padovano, classe 2004, Bertelle è alle sue prime settimane con il team LevelUP MTA e di ritorno sulla KTM, dopo una “non perfetta sintonia”, come dice lui, con la Honda.

“Tornare in Italia dopo il caldo della Thailandia è stato un po’ traumatico”, scherza. “Sabato non mi aspettavo la pole, è stata una grandissima emozione. Non dico che sono rinato, ma sono contento di essere davanti. In gara ho commesso un po’ di errori e sono andato lungo due-tre volte, è stato un vero peccato”, commenta.

Nei test pre-stagionali, Matteo si è concentrato soprattutto su se stesso: “Abbiamo capito che siamo un po’ più competitivi rispetto agli anni scorsi. L’obiettivo per questa stagione? Alla presentazione del team ho detto che avrei voluto raccogliere più top5 per essere costante. Siamo partiti bene, ma piedi per terra”. Parlando della sua moto, di cui, ammette, deve ancora scoprire a fondo ogni aspetto, spiega: “La KTM ha un buonissimo motore, è più stabile e riesco ad entrare più solido all’interno della curva”.

Dopo l’adrenalina del debutto stagionale, negli occhi di Matteo si legge una luce diversa quando racconta l’emozione della sua partecipazione alla 100km dei Campioni al ranch di Valentino Rossi: “Vale è un grande del motociclismo e anche una grandissima persona secondo me, è figo!”, dice. “Come allenamento non pratico quella disciplina lì, sono un po’ lontano dai rach. Purtroppo non vengo ripreso dalle telecamere perché vado piano”, scherza ancora. “Da piccolino ero innamorato di Vale, fa un certo effetto: io cerco sempre di avere un massimo rispetto e di non disturbarlo mai, anche se gli vorrei chiedere un sacco di cose”.

Lui che, adesso, ha creato un legame con Pecco Bagnaia e Marco Bezzecchi e ai più piccoli dà come consiglio quello di diventare amici di un pilota di MotoGP: “Anche con un solo giro di pista a piedi con loro riesco sempre a imparare qualcosa. Anche loro sono passati per la Moto3 e hanno fatto la gavetta, è un sogno che sto rincorrendo. Io da piccolo guardavo sempre anche solo i piloti della Moto3 con occhio molto distante, oggi cerco sempre di aprirmi con chi mi chiede dei consigli”.

La passione di Matteo per il motociclismo è nata sotto l’albero di Natale, quando aveva 4 anni: “Mio padre mi regalò una minimoto e la sera giravo nel parcheggio del centro commerciale dei miei, quando non c’erano le macchine parcheggiate. Ho sempre avuto la fortuna che mio padre e i miei nonni mi hanno sempre dato una grande mano. Devo ripagarli anche se non penso si possa, hanno fatto un sacrificio grande”.

Quando gli si chiedono i pronostici per il 2025, Matteo ha le idee chiare: “In Moto3 Rueda potrebbe fare “l’Alonso” della situazione. In Moto2 Manu Gonzalez e Aron Canet secondo me sono i favoriti, però spero anche in Celestino Vietti. In MotoGP… spero che Bagnaia batta Marquez e che Bez torni alle posizioni che gli spettano con l’Aprilia”.

Ma quindi, chi è Matteo Bertelle giù dalla moto? “Un ragazzo solare, educato… e ti direi timido, a volte”.

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