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Ai giornalisti ha detto che "perdere contro il fratello è meno doloroso, e credo che per lui lo sia altrettanto" e che "firmerei per fare fino a Valencia i secondi posti che abbiamo fatto qui nella Sprint e in Thailandia". Alex Marquez ad Austin si era definito "mister secondo" e anche questo sabato a Lusail non si è smentito, arrivando dietro a suo fratello.
Sulla possibilità di riattaccare suo fratello...
"Se fossi stato un altro avrei attaccato, ma Marc alla curva 2 arriva a una velocità impressionante. Il mio pensiero era attaccarlo lì, mettermi davanti e vedere cosa succedeva, ma lui è stato più veloce, quindi quell'attacco non è servito a niente. Lui è stato più bravo"
Su come si senta nel vedere suo fratello vincere...
"Per me vedere come sta guidando e il dominio che ha nella Sprint e nelle gare mi motiva, mi motiva avere una persona che ha una moto simile a te, con i dati puoi fare un confronto. Lui pensa di avere circuiti in cui fa più fatica, ma penso che la caduta di Austin gli abbia dato una scossa: nella testa ha avuto un click, voleva dimostrare un'altra volta di essere più veloce in pista e l'ha fatto. Di solito alla 12-13-14 fa fatica, oggi volava. Io quasi cadevo alla curva 2 quando ero molto vicino a lui, ho detto: "Ok, oggi finiamo secondi e ci proviamo domani""
Sui suoi secondi posti...
"Mi dà molta carica arrivare secondi, a ciò che è buono uno si abitua velocemente, alle prime Sprint volevo vincere, ma guardando tutta la fotografia della realtà siamo in un posto molto buono, siamo ancora molto vicini e vediamo domani, dove cercherò di migliorare"