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Luca Marini arriva in Qatar col sorriso, visti i miglioramenti datti dalla Honda nelle prime gare della stagione. Nel giovedì di Doha, il pilota italiano spiega ai giornalisti i vari passi in avanti della Casa giapponese.
Rispetto all'anno scorso, quando la Honda ha fatto un passo in avanti verso Misano, si comincia ad avvertire un po' l'arrivo di Albesiano e di Aleix Espargaro?
"Diciamo che sta migliorando tutta la situazione perché comunque anche in passato, già dall'anno scorso, abbiamo fatto delle mosse giuste, delle scelte giuste, sono arrivati tanti nuovi ingegneri. Questo ha aiutato un po' a far lavorare anche già gli ingegneri che c'erano un po' più rilassati, perché c'era meno carico su di loro durante il giorno. Durante il weekend comunque le ore sono poche e il quantitativo di dati è veramente impressionante ogni volta e non è facile per tutti. L'atmosfera è sempre fantastica ma già dall'anno scorso, quando sono arrivato, stava migliorando, abbiamo fatto tanti lavori anche su questo aspetto. Adesso che comunque un po' di risultati si iniziano a vedere c'è un ottimo atteggiamento da parte di tutti che sta portando un po' di ottimismo, di felicità perché basta fare un ottavo posto e si è felici quasi come un quarto. Questo momento è bello e dobbiamo continuare così"
Che aree sono già migliorate tecnicamente?
"Leggermente sono migliorate tutte le aree delle moto, alcune cose si vedono, altre no, ma è un pacchetto ottimizzato rispetto a quello che avevamo l'anno scorso. Non stravolto perché adesso in MotoGP non puoi fare una moto nuova dal niente, il processo di sviluppo deve essere costante durante tutto l'anno e continuare anche d'inverno in questa direzione. Siamo arrivati a un livello già incredibile, che meglio di così le moto fai fatica a farle. Devi lavorare su tutti i dettagli, è quello secondo me che ha fatto la differenza rispetto all'anno scorso: è il dettaglino di aerodinamica, il dettaglino del motore, il dettaglio del setting, il dettaglio dell'elettronica hanno portato ad avere un pacchetto migliore, che ci permette di guidare meglio. Il pilota mette dentro quei 3-4 decimi finali in più e alla fine si arriva a girare quasi un secondo più forte delle volte, poi anche le gomme sono migliorate, la pista e tutto... è un insieme di cose"
Fabio Quartararo ha dichiarato che stando dietro a Joan Mir nota una maggiore fiducia rispetto allo scorso anno...
"Secondo me la moto è migliorata un po' dappertutto, quindi si guida anche meglio e quando vai un po' più forte da dietro vedi quello davanti a te che sta guidando meglio, che sta guidando bene. Ci permette di guidare leggermente meglio, è un percorso che ci permette di sentirci meglio sulla moto mentre guidiamo. Mi hanno fatto vedere la qualifica di Austin dalla televisione e si vedeva proprio che guidavo bene anche io. Sono contento per questo"
Ducati di fatto non ha scelto la GP25, si può dire che abbiate fatto la stessa cosa?
"Adesso ormai non si può più parlare di '24 e '25, è sempre la stessa moto che migliora, poi quando arriva il telaio nuovo e metti quello. È un insieme di pezzi nuovi che quando arrivano, se vanno meglio li metti, altrimenti no. Stiamo lavorando veramente nella direzione corretta e sono molto contento dell'ascolto degli ingegneri. C'è un'ottima comunicazione con i giapponesi e questa è la cosa più importante"