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Che il Qatar sia una delle piste che Pecco Bagnaia preferisce non è un mistero. Reduce dalla vittoria ad Austin, il numero 63 traccia un quadro del weekend che si aspetta.
Su cosa si aspetta da questo weekend...
"Mi sento bene per questo weekend. Mi piace la pista, il layout, siamo sempre stati competivi qui in passato, però dobbiamo vedere, continuare a lavorare. Ad Austin abbiamo fatto un passo in avanti, abbiamo fatto un ottimo lavoro, il salto in avanti è stato positivo, ma non abbiamo finito il lavoro. Dobbiamo proseguire in quella direzione. So di avere vinto per una caduta di Marc, che in quel momento era davanti e stava guadagnando giro dopo giro. Quando è caduto il massimo che potevo fare era continuare così per vincere la gara. Io comunque stavo spingendo forte e sapevo che il mio potenziale mi avrebbe portato al secondo posto. Austin è sempre stata una gara difficile per me e invece qui le condizioni sono sempre stati migliori. Sarà importante partire forte per migliorare"
Sulla pista...
"Penso che questa pista sia migliore per me per poter fare un altro passo in avanti nella frenata e nell'ingresso in curva. Sicuramente la pista migliorerà, non abbiamo fatto test qui, ieri abbiamo fatto il giro a piedi ed era molto molto sporca. Le gomme che ha portato Michelin sono molto molto buone, quindi spero di poter usare la soft qui. So benissimo che tutti i piloti presenti qui saranno competitivi: Marc, anche se ha detto che lo scorso anno non è stato particolarmente competitivo in realtà lo è stato, quindi mi aspetto che Marc e Alex siano dei contendenti alla vittoria"
Sulla sua nuova serie "Under the Helmet", rilasciata su Youtube...
"Per me è facile perché non faccio nulla, vengo seguito da chi realizza il prodotto, sono degli amici stretti per me. Ho lanciato anche la mia società con loro, è un momento in cui è bello condividere più cose con il pubblico e con tutti coloro che ci guardagno da casa. È un tipo di condivisione diversa rispetto ai social, sto cercando di essere più aperto, prima non mi convinceva. Credo che la gente lo stia gradendo, il primo episodio è stato appezzato, ho visto tanti commenti positivi, non daremo lo stesso in tutti gli episodi. Sarà un poco più legato al mio mondo, sarà bello condividere qualcosa che mi riguarda"
Sulla possibilità che Alex e Marc venissero penalizzati per essere tornati ai box in America...
"Per me è stato il miglior scenario vedere Alex e Marc andare via, perché ero l'unico che, se le regole fossero state applicate, non avrei avuto nessuna penalità, avevo fatto il giro di formazione con le gomme da asciutto. Avevo le gomme giuste non avrei dovuto fare nessun drive through. Nel caso di applicazione delle regole avrei avuto lo scenario migliore. Poi c'è stato il caos e hanno messo le bandiere rosse, che è stato giusto visto che la pista non era pronta per andare con le gomme da asciutto, ma nello scenario normale io avevo fatto la scelta giusta rispetto a loro"
Su cosa si aspetta questo weekend anche dai suoi avversari...
"La situazione sarà abbastanza semplice questo weekend, partiremo come nelle altre gare con Marc, con un grande feeling sulla moto, in posizione di favorito. La pista migliorerà sessione dopo sessione, ma è anche più adatta al mio stile di guida, sono pronto a battagliare perché Marc sarà competitivo, anche se non è la sua pista preferita. Anche Alex lo sarà. La cosa importante quindi sarà continuare a lavorare ome abbiamo fatto dall'inizio della stagione, passo dopo passo. Nel caso di Jorge, penso che non dovrebbe mettere pressione su se stesso, ha fatto solo 13 giri quest'anno con una MotoGP ed ha già avuto due brutti incidenti, uno in Malesia e uno in allenamento. Deve adattarsi, cercare di godersi il weekend anche se non darà facile per lui, perché la MotoGP è una bestia e nelle sue condizioni sarà difficile da guidare, ma avrà il tempo necessario per migliorare nel fine settimana e nelle prossime gare"
Dopo, con i giornalisti...
Sulle difficoltà delle prime gare...
"Ho provato a fare il massimo, cioè fare terzo e quarto in Thailandia e in Argentina, è difficile fare qualcosa in gara che hai sempre fatto e che non ti viene. In America, in una pista dove non sono mai stato competitivo in gara, ero molto veloce, abbiamo lavorato. Quello che mi ha reso più contento è il passo in avanti che abbiamo fatto, alla fine la vittoria è arrivata per la caduta di Marc, fino a lì comunque stavo girando molto forte"
Sul lavoro da fare in una pista che è più nelle sue corde...
"Il punto è che quando il cirucito ti viene un po' più facile riesci a lavorare in un certo modo, quando non è a tuo favore fai fatica ad adattarti e poi a lavorare sulla moto. Qua ci sono tante curve di percorrenza, mi verrà più facile rispetto a una pista come Austin, dove l'ultimo settore mi mette più in difficoltà rispetto ad altri piloti che hanno quella caratteristica lì"
Cosa ti ha convinto a realizzare la tua nuova serie "Under the Helmet"...
"La voglia di dare qualcosa in più alle persone, non faremo vedere solo il weekend di gara, daremo un'impronta a tutto tondo ed è bello che ci sia. Sono felice di avere questa società con i miei soci, magari in futuro potremo fare la stessa cosa con altri piloti o in altri ambienti"