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Dopo la prima gara a Buriram, Enea Bastianini ha ritrovato il sorriso. Il numero 23 ha tagliato il traguardo nono, recuperando ben 11 posizioni (scattava dalla ventesima casella). Ai microfoni Sky, il neo pilota KTM ha dichiarato: "Sono contento della mia gara perché non se la aspettava nessuno (...). Adesso abbiamo più fiducia senza commettere troppi errori".
Sul risultato nella gara di oggi...
"Ho cercato di prendere la gara come test: ho cercato di capire i miei punti forti ed i miei punti deboli. Stamattina abbiamo fatto un piccolo passo in avanti che mi ha aiutato per la gara, siamo andati abbastanza bene. Sono riuscito a tenere dei buoni tempi dall'inizio alla fine, sono riuscito a finire in top10 e sono contentissimo per questo,e ssendo la prima gara con KTM. Il risultato è buono, ma non cambia il fatto che dobbiamo lavorare tanto"
Su come si senta sulla moto...
"Oggi mi sono trovato più a mio agio, diciamo che siamo ad un 4 su 10. Vado via di qui in una condizione molto migliore rispetto a quando sono arrivato, questo è importante, risultato a parte. Parlo di sensazioni"
Partendo più avanti saresti riuscito a stare con i primi cinque?
"Con Ogura non sarei riuscito a stare, un po' più indietro con Zarco, sarebbe stato alla mia portata. Il risultato era importante perché per il morale fa bene e anche tutti i ragazzi del team sono molto contenti, però la cosa più importante è portare a casa informazioni"
In cosa siete migliorati?
"Lo step è stato fatto in tutte le direzioni: siamo riusciti ad inquadrare un po' la moto, cosa che nei test non siamo riusciti a fare. Qua invece abbiamo lavorato meglio e passettino dopo passettino, senza fare stravolgimenti, ha permesso di arrivare ad una buona base, sapevo quello che avevo tra le mani per riuscire quasi a protarlo al limite. Ovviamente il margine c'è, la moto può dare di più, ma è fresca, ce l'ho in mano da poco"
Quali sono i punti deboli della KTM?
"Ovviamente confermo l'ingresso curva e la prima parte di uscita è il punto in cui perdiamo di più, quello in cui non riusciamo a girar la moto: perdiamo quei cinque/sei kilometri a centro curva che poi ci portiamo dietro in tutta l'uscita. Senza quello, soprattutto all'inizio si fa fatica, poi quando la gomma va giù, come si è visto oggi da metà gara in poi, siamo costanti. Abbiamo fatto all'ultimo giro una bella battaglia, rispetto a come era andata nelle prove siamo riusciti ad ottenere un ritmo migliore"
Anche questa volta hai dovuto "violentare" la moto?
"Ho dovuto guidare la moto più soft, è tutto molto più delicato: vuole movimenti più dolci, ma nel momento dello passo in avanti si fa fatica"
