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Ieri aveva detto che voleva rimanere concentrato per la gara: operazione riuscita, Marc Marquez.
Pole e due vittorie, con la gioia e la soddisfazione di aver avuto ambedue le volte il fratello Alex accanto. Un inizio migliore di questo era difficile da immaginare.
Statistiche aggiornate: 89 gare vinte nel motomondiale (meno uno da Angel Nieto), 63 in MotoGP (meno 5 da Agostini), 95 pole.
Il podio di domenica segna anche un altro record: mai due fratelli erano riusciti a tagliare il traguardo 1° e 2°.
Marc ha condotto una gara studiata, andando volontariamente in seconda posizione al giro 8 per poi tornare davanti al 23°, nel mentre che il fratello Alex faceva un po' da gregario come nel ciclismo (anche se Alex ovviamente ha detto che ha provato a vincere).
Su questo episodio Marquez ha detto...
"Ho visto che la pressione dell'anteriore non scendeva con il passare dei giri, mi avrebbero penalizzato (16 secondi, ndr) se non fossi riuscito ad aumentare la pressione. Avevo tre giri di vantaggio (per completare il 60% dei giri previsti dal regolamento) e ho trascorso tutta la gara dietro ad Alex per mantenere la pressione corretta. Quando ho visto che avevo completato i giri necessari, ho attaccato"
Su questo primo GP...
"Sono super felice di iniziare così questa nuova avventura, due vittorie, 37 punti, sapevo che in Thailandia potevo lottare per la vittoria perché in Malesia stavo bene ed ero molto vicino ad Alex e Pecco. Mi sono divertito e spero di divertirmi in tutta la stagione"
Ancora sulla stagione...
"Me la godrò, non mi emozionerò. Due fratelli sono primo e secondo in MotoGP. È qualcosa di incredibile. Non so se lo ripeteremo ancora, finendo P1 e P2, ma saremo sul podio altre volte. Sono sicuro che mia madre, a casa, era molto emozionata, non c'è niente di meglio al mondo, la MotoGP è il massimo, fare 1-2 con tuo fratello con tutti i rivali in pista tranne Martín , in un fine settimana asciutto..."
Un Marquez emozionato...
"La mia famiglia non ha mai chiesto nulla come ricompensa, hanno fatto tutto per passione, e soprattutto mio nonno, che ci guarda dal cielo"
Sul sorpasso ad Alex...
"Difficile, ma fa parte del lavoro, non è per il tuo fratello o il compagno di squadra, sempre quando sorpassi cerchi di farlo pulito, senza fare errori. Oggi ero fortunato, perché ero in controllo, avevo un ottimo passo"
Sul caldo...
"Difficile, caldo. 38 gradi, sempre dietro e vicino ad Alex, facevo fatica a respirare, quando ero davanti meglio"
Sulla competitività del fratello...
"Alex sta andando molto forte e andrà molto bene tutto l'anno, potrà vincere delle gare"
Sulla strategia che voleva adottare in gara, ma che è saltata...
"Avevo previsto di fare la gara in testa e il team aveva fatto la pressione delle gomme per questo, ma hanno i dati dell'anno scorso ed io quando mi sento forte cambio un po' il mio stile di guida per gestire il rischio, spingo meno con il davanti e la pressione o la temperatura non arrivava. Loro imparano, io imparo, in futuro non succederà"
Sulla sua condizione fisica e lo stile di guida...
"Questo inverno ho lavorato sull'essere ancora più pulito: non ho più 20 anni, devo gestire le cadute ed il fisico. Prima era più divertente da vedere, ma ho capito che per me è meglio così. Nelle qualifiche devo essere più aggressivo, ma piano piano"
Nel retropodio, parlando con Bagnaia, hai detto che sei migliorato nelle curve a destra...
"Sì, sono migliorato nelle curve a destra guardando molto Pecco, che è molto forte, ma anche guardando molto Alex. Sono migliorato, perdo un po' ma meno, che era l'obiettivo: non volevo essere più veloce, ma più costante. Ho guardato tanti video, come muovono il corpo e cosa fanno con il freno. Devo ancora migliorare perché mi viene da adottare il mio stile di guida diverso, vediamo se riesco a fare così tutto l'anno"