Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Johann Zarco nel 2025 sarà il pilota più vecchio della MotoGP, dopo il ritiro di Aleix Espargaro. Durante l’anno Zarco compirà 35 anni.
L’esperienza non gli manca dunque, sia in termini di età che in termini di moto guidate, avendo guidato in MotoGP Yamaha, KTM, Ducati, Honda, ma anche Suzuki.
A settembre Zarco si era raccontato a Moto.it in questa lunga intervista, svelando il suo amore per le gare di endurance (ha vinto la 8 Ore di Suzuka alla prima partecipazione, quest’anno).
Adesso, a fine stagione, Paddock-GP ha pubblicato un’altra lunga intervista con il pilota francese che ha parlato della stagione conclusa e, soprattutto, di quanto il progetto Honda non gli faccia dormire sonni tranquilli.
Il miglioramento di Zarco è arrivato dopo la 8 Ore di Suzuka...
“Sì, è positivo aver potuto evolvere, anche mentalmente, durante l’anno. E penso che l’evoluzione sia arrivata dopo aver provato la moto alla 8 Ore di Suzuka, dove mi sono reso conto che in realtà avevo quasi gli stessi commenti e gli stessi problemi della MotoGP. Ed è lì che mi sono detto “Va bene, qualunque siano i problemi della MotoGP, anche tu hai dei problemi, tu nella testa, ecco! È perché sei bloccato sulle sensazioni, sulle convinzioni, che devi sbloccare. Guarda la cosa in modo diverso!”. Quando ho iniziato a fare così, ho iniziato a guidare molto meglio la MotoGP, sempre nei suoi limiti perché comunque siamo lontani dai primi, ma è questo che mi ha permesso a fine anno di fare comunque una bella differenza rispetto agli altri piloti Honda”
Sulla sua motivazione e sugli obiettivi...
“C'è un obiettivo nell'obiettivo, cioè essere tra i primi 10 e progredire, finché rimarrò il primo pilota Honda avrò credibilità. Quindi, qualunque sia il livello della moto, se rimango il numero 1 della Casa, mantengo la fiducia del marchio in me. Potrebbe essere importante”
Nonostante l’arrivo di Aleix Espargaro e Romano Albesiano, Zarco non è propriamente ottimista per il 2025...
“Sono curioso di vedere come andranno le cose nello shakedown e nei test. Perché attualmente il progetto 2025 non va meglio del 2024. E questo significa che di fatto è come se il 2024 non fosse servito abbastanza, perché alla fine il progetto 2025 è lo stesso, o anche peggio”