MotoGP 2025. Marc e Alex Marquez, quando vincono i fratelli

MotoGP 2025. Marc e Alex Marquez, quando vincono i fratelli
I primi a salire insieme sul podio della MotoGP, i primi a dominare. Alle loro spalle tante coppie di fratelli che ci hanno provato, nel motociclismo, in F1, in altri sport. E persino qualche terzetto famigliare, come gli Aoki e i Varzi…
18 marzo 2025

Marc e Alex, fratelli da record. Sono stati i primi fratelli a salire insieme sul podio della MotoGP: accadde nella stagione scorsa, al Sachsenring dietro a Bagnaia; e lì bissarono quanto avevano ottenuto i fratelli Aoki, Nobuatsu e Takuma, che nel ’97 erano sul podio ai lati di Mick Doohan a Imola, ma in classe 500. E adesso i Marquez sono i primi fratelli a realizzare la doppietta: primo e secondo in un Gran Premio dei prototipi, in Thailandia prima e in Argentina poi. Una doppia, grandissima impresa. E bissata nelle due Sprint

Sempre più vicini, sempre più legati, ancora più forti. Tre anni di distanza all’anagrafe, dieci titoli mondiali in due, hanno vissuto insieme fino a ieri, hanno condiviso lo stesso box: una prima volta nel 2020 quando Alex raggiunse Marc in Honda HRC (l’anno dopo il minore passò con LCR), si sono riuniti ancora la scorsa stagione nel team Gresini.

Coppie vincenti e no

Coppie di fratelli vincenti nello sport ne abbiamo viste tante. Soprattutto nel ciclismo, nel calcio dove, con pochi mezzi, tanti fratelli hanno l’occasione di condividere il gioco fino a trasformarlo in una passione e poi nella professione. Nel motociclismo è più difficile: anche qui si comincia per gioco, ma poi per andare avanti ed emergere occorrono investimenti che poche famiglie possono permettersi.

Abbiamo avuto coppie di fratelli “sbilanciate”, con uno soltanto capace di emergere: Giacomo Agostini (con Felice), Mick Doohan (con Scott), Kenny Roberts jr (con Kurtis) o Nicky Hayden (con Roger Lee) hanno avuto un fratello pilota meno famoso e vincente di loro. Altre coppie sono passate alla cronaca motociclistica quasi alla pari: i due Pons figli di Sito, i gemelli Lowes, i Binder, i Checa, i turchi Oncu, due Salatino negli anni Sessanta. E tra le coppie più famose vanno citati i due fratelli Alex e Pol Espargaro, nonchè Luca Marini con Valentino, fratelli per parte di madre.

Abbiamo avuto gruppi famigliari anche più numerosi come per gli Aoki che erano tre con Haruchika, due volte campione del mondo. Tre erano anche i fratelli Varzi nell’automobilismo di una volta. Se andiamo sulle road races è impossibile dimenticare la dinastia dei Dunlop: Joey e Robert prima, poi i due figli di Robert Michel e William che è l’unico superstite e ha superato lo zio per numero di vittorie al TT. E la coppia Ben e Tom Birchall? Quattordici successi all’isola con i sidecar…

Probabilmente tante ne dimentichiamo, la lista delle coppie fraterne è lunga. Ma i due francesi Sarron, Christian e Dominique, hanno anche vinto insieme un Bol d’Or nel ’94. Il maggiore, Christian, ha conquistato il titolo mondiale della 250 (dove l’altro ha vinto tre GP) ed è stato un protagonista della classe 500 negli anni Ottanta.

Nel motocross ricordiamo i fratelli Pourcel e i due Lawrence, nel Supermotard i due Chambon e soprattutto Thomas ed Adrien Chareyre, 12 titoli mondiali in due tra S1 ed S2.

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Formula 1 ed altri sport

L’esempio “fraterno” più vincente nello sport? Forse le due sorelle Williams, Venus e Serena, dominatrici del tennis negli anni Duemila. E per la Formula 1? Charles Lecrerc ha un fratello minore, Arthur, che ha già vinto con le ruote scoperte in F4 France ed è pilota GT nonché collaudatore Ferrari. Ricordiamo con particolare affetto i fratelli Brambilla, Tino e Vittorio, che oltre alla F1 (Tino ha solo tre mancate qualificazioni, Vittorio 74 gare) hanno condiviso anche la moto: l’amata Guzzi V7 Sport.

I due Fabi, i Rodriguez, i Fittipaldi, gli Stewart… Anche nell’automobilismo le coppie fraterne sono tantissime e non si può dimenticare che Michael Schumacher, la leggenda pluricampione del mondo, ha diviso la sua passione con il fratello Ralf.

Per lo sport in generale occorre limitare il sopralluogo e restare in Italia. I fratelli Carmine e Giuseppe Abbagnale sono diventati una leggenda del canottaggio; i fratelli Moser erano addirittura dodici e quattro sono diventati come Francesco professionisti nel ciclismo. Nel rugby ricordiamo i fratelli Bergamasco, entrambi in nazionale; nello sci le sorelle Fanchini (purtroppo Elena è scomparsa nel 2023), nell’alpinismo Reinhold e Gunter Messner, nell’hockey su ghiaccio i due Da Rin, nel calcio i Baresi, gli Inzaghi, i Donnarumma e tanti altri. Erano addirittura quattro i fratelli Sentimenti che giocarono in serie A. Per distinguerli si usavano i numeri cardinali, primo secondo terzo, invece del nome di battesimo.

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