MotoGP 2025. Pecco Bagnaia: “Con Marc Marquez? Potrebbe andare molto bene o essere un disastro”

MotoGP 2025. Pecco Bagnaia: “Con Marc Marquez? Potrebbe andare molto bene o essere un disastro”
Pecco Bagnaia ha parlato apertamente, per la prima volta, del Marc Marquez che avrà di fianco nel box del team interno Ducati. Non è stato tenero con la Ducati: ha cambiato la sua strategia dei giovani, quella che premiava. E la GP22 resta la miglior moto che abbia mai guidato
14 agosto 2024

“Lasciare tre piloti come Martin, Enea e Bezzecchi - ha dichiarato il due volte campione del mondo della MotoGP- penso che sia una grave perdita, perché sono tutti dei grandi piloti e così stai dando agli altri costruttori tre piloti super veloci.  Guardo sempre i dati degli altri, in ogni circuito, e per esempio a Jerez ho guardato come Marquez faceva la curva 7-8, ho seguito il suo modo e sono andato più forte. Vedere i dati di otto piloti è il modo più semplice per migliorare, purtroppo alla fine dell’anno perderemo tre di questi otto”.
 
E andiamo al punto: la scelta del 93. Recentemente anche Valentino Rossi ha criticato la politica Ducati, il cambio di rotta che l’ingaggio di Marquez ha segnato. Anche senza avercela con Marc Marquez, bisogna ammettere che nei fatti questa svolta c’è stata, e ha fatto rumore anche perché la “politica dei giovani” era un fiore all’occhiello esibito dai vertici Ducati per spiegare la grande crescita. Pecco è allineato con Vale.

“Penso - ha detto - che Ducati, sulla scelta dei piloti, abbia cambiato strategia nel corso del tempo. In passato davano la possibilità ai giovani di poter arrivare nel team Factory credendo in loro, dandogli poi occasione di lottare con i materiali migliori. Ora invece hanno scelto di prendere Marquez, che al momento è il pilota più titolato della griglia di MotoGP: sarà sicuramente super competitivo, visto che già ora è molto veloce con una moto più o meno simile alla mia, ma essere in rosso gli darà maggiore motivazione”.

Non sarà una convivenza facile. Lo pensano tutti e lo pensa anche Bagnaia. Che tuttavia esprime il suo pensiero con intelligenza e diplomazia.
La convivenza tra di noi nel 2025? Potrebbe andare molto bene, oppure essere un disastro… Potrebbe diventare un disastro se dovessimo iniziare a urlare o litigare, ma sono convinto - aggiunge - che entrambi siamo abbastanza intelligenti e che lui saprà adattarsi perfettamente a Ducati”.

L’intervista è molto interessante anche sui temi più strettamente attuali: la competitività in questa stagione,  l’equilibrio tra lui e Martin, le sue aspettative per la seconda metà dell’anno.

 “Sappiamo qual è il nostro potenziale e a casa mi alleno tantissimo per essere sempre competitivo e non avvertire stanchezza in tutte le condizioni. In questa fase io e Martin stiamo facendo la differenza, ma nella seconda parte della stagione sono convinto che Marquez e Bastianini si avvicineranno. Prossimamente andremo su circuiti come Misano ed Aragon che piacciono a me come a Martin, sarà importante fare meglio di lui”.
Come avevamo immaginato - e in DopoGP se n’è parlato tanto - prendere confidenza con la GP24 e conoscerla a fondo non è stato così semplice. Ora Bagnaia analizza la prima parte della stagione e poi rivela: la GP22 è stata la migliore.

“Ci è mancato qualcosa nei test invernali. In Qatar ho vinto, è vero, ma poi ad Austin e a Portimao ho faticato. Comunque dopo Jerez mi sono sbloccato, a Le Mans ho lottato per il successo e in seguito ho vinto parecchio. Prendere dimistichezza con la nuova moto non è stato facile, ma poi siano cresciuti e così dobbiamo andare avanti. Detto questo, la 22 è resta ancora la migliore moto che abbia mai guidato”.

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