MotoGP 2025. Pecco Bagnaia, quinta stagione rosso Ducati: "Giochi mentali? Con me non attaccano"

MotoGP 2025. Pecco Bagnaia, quinta stagione rosso Ducati: "Giochi mentali? Con me non attaccano"
Il due volte campione del mondo è pronto ad accogliere Marquez nel box: "Onestamente non ho problemi con con nessuno. Non ho mai avuto problemi con nessuno e mai penso che avrò problemi con nessuno. Poi vedremo. Ma in ogni caso so quanto è fondamentale lavorare insieme. So quanto è importante in questa fase di campionato cercare di unire le forze per tirar fuori la miglior situazione possibile a livello tecnico. È sempre bello avere uno stimolo". Sul rapporto con Domizia Castagnini: "Ho la fortuna di avere una moglie fantastica che mi aiuta molto ad analizzare anche tutte le varie cose"
20 gennaio 2025

Pecco Bagnaia è prontissimo a ripartire per il 2025, la sua quinta stagione in rosso Ducati. Nelle quattro precedenti: due mondialie e due secondi posti, mica male.

Ecco come Bagnaia ha risposto alle domande dei giornalisti a Madonna di Campiglio, durante la presentazione del team Ducati.

Pecco come è stato il tuo inverno e come arrivi a questa stagione 2025?

"Il mio inverno è stato sicuramente bello, il viaggio di nozze, dove ho potuto sicuramente riflettere molto. Ho avuto molto tempo per pensare ed è stato molto bello, diciamo essere via da solo, con mia moglie e rilassarmi senza però lasciare al caso niente. Nel senso: ho lavorato o comunque mi sono allenato comunque tutto il viaggio di nozze, sempre. Non ho mai pensato di rilassarmi completamente. Ho la fortuna di avere una moglie fantastica sotto questo punto di vista, che mi aiuta molto ad analizzare anche tutte le varie cose. E appena tornati siamo abbiamo subito ricominciato al 100% i vari allenamenti. Secondo me siamo pronti. Iniziamo la stagione molto prima rispetto al solito. Il tempo per allenarsi è sempre meno, ci sono sempre più attività da fare, sempre più lunghe, quindi bisogna cercar di riuscire a trovare sempre il tempo. Siam pronti a ricominciare"

Parlano tutti di dream team, 11 titoli mondiali, come lo vedi tu dall'interno questo box e questa collaborazione?

"Vedremo, lo scopriremo più avanti. In questo momento stiamo lavorando insieme per cercare di intanto conoscerci e intanto cercare di arrivare al primo test con le idee chiare. La moto sicuramente sarà un passo avanti rispetto a quella che è stata a Barcellona e quindi saremo pronti"

Negli ultimi due anni sei arrivato qua come campione del mondo, adesso è diverso, quanto è diverso?

"Allora, onestamente non è tanto diverso perché l'obiettivo è sempre quello di vincere. In ogni caso la differenza è che non c'è l'uno sulla sulla carena, ma c'è il 63 con la volontà estrema di riportarlo indietro. Alla fine quello che voglio è ricorrere il prossimo anno con l'uno. Considerando la stagione scorsa, correre con il 63 comunque mi ha dato tanto da pensare durante l'inverno perché abbiam dimostrato di essere i più forti in tutta la stagione, ma non è bastato. Quindi c'è qualcosa di da fare di più"

Faccio questo paragone con Sofia Goggia e Federica Brignone, che sono due che non si amano esattamente, però si stimolano moltissimo, Goggia ha vinto la libera, Brignone il SuperG, è un paragone che mi piace fare...

"Io onestamente non ho problemi con con nessuno. Non ho mai avuto problemi con nessuno e mai penso che avrò problemi con nessuno. Poi vedremo. Ma in ogni caso so quanto è fondamentale lavorare insieme. So quanto è importante in questa fase di campionato cercare di unire le forze, per tirar fuori la miglior situazione possibile a livello tecnico, secondo me lo stiamo facendo bene e quindi continueremo così. Però è sempre bello avere uno stimolo, è sempre aver bello avere un compagno di squadra forte, quindi proveremo a batterlo in ogni caso, ma stimolandoci"

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C'è qualcosa di simile nell'arrivo di due grandi campioni in questi 2 team, Ducati e Ferrari, cioè Marquez e Hamilton. Ti senti un po' come Leclerc, o capisci la sua situazione?

"Allora diciamo che l'aspetto umano da noi conta ancora di più e quindi, nonostante magari in certe situazioni la Ferrari fosse competitiva, purtroppo ancora non è a livello di altre. Stanno lavorando tanto, stanno migliorando tanto. Charles e Sainz stavano facendo sicuramente un gran lavoro e faranno sicuramente un gran lavoro. Da noi abbiamo sicuramente trovato la quadra prima. La moto è competitiva, secondo me è una moto per vincere titoli, la Ducati, da almeno dal 2016 o 2017. Abbiam vinto appunto gli ultimi tre titoli, io non l'ultimo, ma la Ducati in generale. Quindi la quadra è stata trovata prima ed è difficile fare un paragone secondo me F1-MotoGP, però quello che c'è di sicuramente simile è il fatto che se corri con la rossa, sia in moto che che in macchina, sai di correre con l'eccellenza. Quindi è bello questo"

Sull'arrivo di Hamilton e Marquez...

"Sicuramente in questo momento del storico è qualcosa di molto bello secondo me, per la gente che guarda, per noi che lavoriamo dentro, perché arriva un pilota con tantissima esperienza che sicuramente proverà di tutto per vincere, è il suo obiettivo, anche il mio, quindi proveremo a vedere come si evolverà la situazione"

Ti aspetti giochi mentali?

"I giochi mentali con me non attaccano, quindi è difficile, vedremo"

Rossi ha detto che forse devi trovare un 5% in più. Hai vinto 11 GP, dove è questo 5% in più?

"Diciamo che il 5% in più è figurativo. Non è un qualcosa che devo cercare oltre, anche perché ne ho vinte 11, ma se ne avessi vinte 10 con una gara in meno dove mi fossi steso, sarebbe bastato uguale. Alla fine bisogna trovarlo non nella performance, non nella prestazione pura, perché quella sappiamo che non è un nostro problema, anzi siamo a posto lì. Una cosa che a me ha cambiato molto l'idea e che mi è piaciuto, perché sembra una banalità, però è una grande verità, mi è stata detta da Gigi: è molto più facile imparare a non cadere che imparare a vincere, quindi vedremo"

L'arrivo di Marquez ti porta motivazione?

"Io trovo la motivazione in generale da qualsiasi cosa, l'arrivo di Marc è un è un cambiamento come lo è stato quando arrivò Bastianini. La differenza è che Marc ha vinto 8 titoli e quindi è sicuramente un grande esempio sotto il punto di vista sportivo e di prestazione, quindi cercheremo intanto di batterlo e di imparare quando c'è da imparare"

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