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Buriram - Piero Taramasso, responsabile Michelin, non si è mai nascosto, ha sempre accettato il confronto. Questa volta, però, la situazione è un po’ più tesa del solito: Piero vorrebbe rimanere fuori da questa polemica causata dalla caduta in Malesia di Jorge Martín, rimasto in Spagna dopo l’operazione alla mano sinistra. Ma qualcosa è comunque “costretto” a dire.
“Cominciamo dalle cose brutte: l’inizio in Malesia è stato sicuramente complicato, perché c’era vento, la pista era sporca, c’erano “solo" 30 °C sull’asfalto, invece dei soliti 50 °C. Quindi le specifiche che abbiamo portato erano per temperature più elevate; nella prima parte della giornata, tanti piloti sono entrati in pista con la gomma media, che era sicuramente la meno adatta per quelle condizioni. Per questo tanti si sono lamentati. Inoltre, la soffice di Sepang è uno pneumatico molto performante. E’ normale che i piloti avrebbero voluto solo gomme di quella specifica”.
Ma questo non è possibile. Taramasso spiega perché.
“Il regolamento ci obbliga a portare due specifiche differenti e molti non hanno sofferto con la media.. ci sono state quattro cadute nel primo giorno, ma per diversi motivi”.
Quali sono quelli della caduta di Martin?
“Sapete cosa è successo, avete letto le dichiarazioni mie e di Massimo (trovi tutto su moto.it): adesso non voglio fare altri commenti. Noi abbiamo fatto la nostra analisi, abbiamo consegnato il rapporto ad Aprilia: se vogliono confrontarsi con noi, siamo ben disposti”.
Chiarito questo aspetto, torniamo alle gomme viste a Sepang e quelle che vedremo qui.
“Oltre alle gomme di cui abbiamo parlato, c’erano due anteriori nuove per il 2026: una con nuovo profilo e carcassa, l’altra con una mescola inedita. Le riproveremo qui, dove inoltre abbiamo portato all’anteriore una mescola soffice e una dura, le stesse del GP 2024. Per quanto riguarda il posteriore, abbiamo sempre lo stesso tipo di gomme dell’ultimo GP, in questo caso soffice e media”
Torniamo sul regolamento.
“Nei test ufficiali bisogna portare due mescole differenti in quantità di 7 pneumatici per ciascuna mescola, potendone poi usare al massimo dieci. Se però c’è una intesa unanime tra i piloti, team e Case che ci chiedono, per esempio, 7 soft e 3 medie, per noi non è un problema. Ma bisogna deciderlo almeno 3-4 mesi prima, per poter costruire tutto il materiale. Noi siamo aperti a tutte le soluzioni”
Un altro aspetto che fa discutere, è quello della conservazione della gomma, il trasporto e così via.
“Abbiamo una logisitica totalmente sotto controllo: dal momento che la gomma viene fabbricata, viene codificata, la seguiamo quando va nei camion, in pista, quando viene scaldata e così via. Sono sempre sotto controllo: siamo sicuri di questo”