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"Succede sempre così in questi casi: difficile sapere esattamente come sia andata" ha scritto Zam nel live di Moto.it sui test di Sepang. Ieri Jorge Martin ha avuto due incidenti, e in un highside si è procurato fratture a un piede e una mano. Test finiti, sviluppo della moto finito per il campione del mondo.
Insomma, sportivamente parlando, un danno bello grosso per Martin e Aprilia. Massimo Rivola, ad Aprilia racing, ha detto che non è stata colpa né del team né del pilota, poi ha aggiunto di aver chiesto spiegazioni a Michelin.
Ecco la risposta di Michelin ad Aprilia, raccolta da Zam:
Piero Taramasso, responsabile Michelin: “Con quella gomma Martin aveva già fatto due uscite per un totale di 13 giri. Poi ha fatto una terza uscita ed è caduto alla prima curva, e una quarta uscita, cadendo alla seconda".
"Se la gomma avesse avuto dei problemi - ha aggiunto Taramasso -, sarebbero stati riscontrati anche nelle uscite precedenti".
Rivola aveva chiesto da dove provenisse il pneumatico: "La gomma è stata costruita nel 2024 ed è arrivata in Malesia pochi giorni prima dei test”.
Taramasso ha fornito altre spiegazioni: la gomma in questione è stata costruita a fine febbraio 2024. La chimica della gomma non cambia per 15 mesi, quindi la gomma mantiene le stesse caratteristiche chimiche per 15 mesi, Michelin tuttavia le cambia dopo 12 mesi. Quindi secondo
sempre Taramasso la gomma utilizzata da Martin era assolutamente all'interno del range stabilito.
C'è una differenza anche sul discorso velocità di Martin: Rivola ha detto che il pilota stava andando piano. Secondo Taramasso questo non è vero.
Risultato: per Michelin le due cadute di Martin non sono da imputare alla gomma. Per Rivola non sono da imputare al pilota o al team.
Come diceva Zam: difficile sapere esattamente come sia andata.