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Mancano otto giorni, come l’8 di Tadayuki Okada, pilota giapponese del ’67 e re del circuito di Suzuka, uno di quelli che stravincevano in patria e si presentavano nel mondiale soltanto per il GP di casa. Dopo tre titoli nazionali e un secondo posto a Suzuka nel ’92 (al quarto tentativo), finalmente la HRC gli concesse il mondiale intero: con la Honda 250 fu secondo nel mondiale ’94 vinto da Max Biaggi, cogliendo un primo successo nella sua Suzuka e vincendo ancora in Argentina.
A quel punto Tadayuki passò alla 500: cinque stagioni sempre con la Honda, con il bilancio complessivo di quattro vittorie e il secondo posto nella stagione 1997 dietro a sua maestà Mick Doohan. Ma ha vinto anche tre edizioni della Otto Ore di Suzuka e ha disputato una stagione in Superbike, con la VTR/SP ufficiale, salendo tre volte sul podio.
Appeso il casco al chiodo, Tadayuki è rimasto al servizio della Honda: come collaudatore e poi con la costruzione del team Honda Asia in Moto2 e Moto3 con l’obiettivo di portare talenti asiatici nel mondiale velocità. Del 2008 la sua ultima, estemporanea partecipazione alla MotoGP, wild card nel GP d’Italia al Mugello con la RC212V.