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Ascoltiamo colleghi con più storia di motori alle spalle, raccontare di quando da ragazzi, o anche alla nostra non più tenera età, se ne stavano con la faccia schiacciata nella rete della Rivazza o alla Casanova-Savelli. La passione per le corse erano: Pasolini, Agostini, la MV o le prime Yamaha e Suzuki a due tempi, ma soprattutto l'odore e il rumore dei motori. Si aspettava il giorno della gara per settimane, ci sia alzava presto, panino nello zaino e Coca-Cola da un litro in bottiglia di vetro. Si arrivava in circuito e appena si levava il casco, il rumore dei motori ti accoglieva da lontano. Un rumore estraneo eppure familiare. Le moto non si vedevano, ma nelle orecchie c’era già una chiara e onesta promessa dello spettacolo che sarebbe venuto. Oggi invece la configurazione standard pre-GP di un appassionato si avvicina più all'immagine di fantozziana memoria: divano, televisione e una birra ghiacciata.
Non si vanno più a vedere le gare. Perché? La risposta più diffusa è: "Costa troppo!". Eppure - in TV - vediamo spalti pieni e tribune gremite. Soprassedendo alle magie di una sapiente regia, bisogna ricordarsi che il campionato di MotoGP è un mondiale e per definizione si corre in tutto il mondo.
Paragonando i prezzi riportati sul sito ufficiale MotoGP.com abbiamo "scoperto" che l'ingresso al Mugello è il più caro di tutto il calendario. Se si vogliono vedere le moto tagliare il traguardo e il vincitore sollevare la coppa, per un biglietto di tribuna centrale si spendono 209€ (152€ se acquistato entro dicembre 2012), un posto sul prato, il più economico, costa invece 99€ (45€ se acquistato entro dicembre 2012).
I prezzi dei GP europei facendo una media non aritmetica costano tutti circa la metà rispetto al Mugello, con punte che arrivano quasi a 1/5 del costo del GP d'Italia
La situazione oltre i confini del Belpaese è differente. I cugini francesi, sempre per la tribuna centrale hanno pagato 130€, ma per l'intero fine settimana di gare. La tregiorni al Mugello costa 297€ (216€ se acquistato entro dicembre 2012), che con lo sconto degli ultimi giorni scende a 243€. Se ci spostiamo in Catalunya il confronto diventa ancora più impietoso: con 63€ ci si possono godere prove libere, qualifiche e gara dalla tribuna centrale di Montmelò. In Olanda i prezzi aumentano di poco: il 29 giugno ci si può sedere sulla linea del traguardo pagando 70€ o sul prato con 47€. I prezzi dei GP europei facendo una media non aritmetica costano tutti circa la metà rispetto al Mugello, con punte che arrivano quasi a 1/5 del costo del GP d'Italia. L'unica gara che tenta di strapparci il primato è Brno, che con i suoi 206 € (3 giorni) costa "solo" 91€ in meno.
Se cerchiamo un po' di comprensione, non la troveremo nemmeno oltreoceano. Negli Stati Uniti non sanno cosa vuol dire pagare più di 70€ per godersi la gara e con tanto di parcheggio moto incluso. Gli amici malesi invece - a giudicare dalle tribune semideserte non molto appassionati - non hanno la scusa del prezzo del biglietto: 45€ per sabato e domenica in tribuna centrale e 8€ per guardare la gara dal prato. Tutt'altri prezzi in Australia che con i suoi 214€ (3 giorni) si piazza al secondo posto alle spalle del GP d'Italia.
Il confronto più diretto e che pone più interrogativi è però quello con il GP di San Marino. Per sedersi sulla linea del traguardo di Misano infatti sono sufficienti (per sabato e domenica) 166 € e 56€ per trascorrere una domenica sul prato.
Alla nostra richiesta di spiegazioni, dal Mugello ci hanno risposto ricordandoci una serie di sconti applicati a tutti quelli che decidono di acquistare i biglietti in anticipo e che chi vuole risparmiare fino all'ultimo euro può acquistare i biglietti su Ticketone evitando le commissioni (per il prato 9€) del sito MotoGP. Entrando invece nel merito dell'oggettiva differenza di prezzo precisano che, rispetto ad altri circuiti, il biglietto prato permette di spostarsi in aree diverse (tranne che Misano si può fare lo stesso in tutti gli altri circuiti, NDR) e che anche il numero di maxischermi destinati a queste aree è superiore a quello di altri autodromi. "Per una valutazione complessiva - ci spiegano - dovrebbero essere considerati la visuale, ovvero quanto tracciato riesco a coprire con lo sguardo dal posto dove sono seduto e le dotazioni multimediali"
La differenza di prezzo sarebbe quindi giustificata da una maggiore qualità dello spettacolo.
La tabella riassuntiva dei prezzi dei diversi GP 2013