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Sul sito di Sky, lo specialista Michele Merlino analizza le statistiche del GP di Spagna che si correrà domenica a Jerez e fa notare aspetti interessanti. Come la bizzarra situazione della Honda, impegnata sul circuito in cui ha vinto di più, ben ventidue volte. Si tratta di un record assoluto per un costruttore e un circuito, in tutta la storia della top class del motomondiale.
E però un record che deve fare i conti con la situazione attuale del team, a digiuno di vittorie da diciassette gare. Sono tante? Per Honda sì, l’ultimo digiuno più lungo è di 18 gare, da Donington 2008 ad Assen 2009, e a ben vedere quello può essere considerato il loro peggior digiuno di sempre. Perché è vero che la Honda è rimasta senza vittorie dal 1968 al 1981, ma in quel lungo periodo ci sono molte variabili da considerare, dall'assenza del team ufficiale dopo il 1967 fino al rientro caratterizzato dall’esperimento fallimentare e controcorrente della Honda NR500 4 tempi a pistoni ovali del 1979.
Merlino conclude considerando che, comunque vada, per la Honda sarà record: se vincono, sarà la loro ventitreesima vittoria a Jerez e miglioreranno il loro primato (sarà anche la vittoria Honda numero 310 nella massima cilindrata). E se non lo faranno, eguaglieranno loro malgrado il digiuno record di gare senza successi.
Honda è uno dei due team "padroni" di Jerez in tempi recenti. Dal 2007 in poi qui hanno vinto e sono partite in pole solo Honda e Yamaha. L'ultimo team diverso capace di classificarsi in prima posizione a Jerez è stato quello Ducati con Loris Capirossi, poleman e vincitore nel lontano 2006: questo è l'unico successo non-Honda e non-Yamaha a Jerez …in questo secolo!
Con la Honda in difficoltà, Yamaha fila verso i primati e avrà domenica un’occasione d’oro. Yamaha infatti punta alla quarta vittoria consecutiva ad inizio stagione, ed è un’impresa che in passato è riuscita soltanto due volte: nel 1975 con tre vittorie di Giacomo Agostini e una di Hideo Kanaya e poi nel 1980 con la tripletta di Kenny Roberts e un successo di Jack Middelburg.
In entrambi i casi, aggiungiamo noi, la Yamaha avrebbe poi vinto il campionato e questo è certamente di buon auspicio. Nel 1975 Ago vinse al Castellet, si fermò al Salzburgring lasciando il successo al giapponese compagno di squadra, vinse ancora ad Hockenheim e a Imola, la quarta gara; alla fine con il quarto successo personale di quell’anno in Finlandia, a Imatra, conquistò anche il primo titolo della storia per una casa giapponese e per una 500 a due tempi…
Quanto a Kenny, nel 1980 il californiano della Yamaha centrò il suo terzo titolo consecutivo in 500, l’ultimo. Iniziò la stagione con la tripletta di Misano, Jarama e Castellet, poi non sarebbe più salito sul primo gradino del podio lasciando i successi a Middelburg, Mamola, Hartog, ancora Mamola e Marco Lucchinelli; che l’anno dopo, ancora con la Suzuki del team Gallina, avrebbe vinto il titolo mondiale 500.