MotoGP. Alberto Puig ammette: questa Honda ha qualche problema, ma niente drammi

MotoGP. Alberto Puig ammette: questa Honda ha qualche problema, ma niente drammi
Il manager di HRC è costretto a casa da un problema di salute, ma è in continuo collegamento con gli uomini del box e ha tracciato un bilancio dopo le prime quattro gare
5 maggio 2021

Ancora una volta gli è toccato guardare la sua Honda dal divano di casa. Alberto Puig sta attraversando un periodo che lo vede alle prese con un serio problema di salute e, dopo Portimao, ha rinunciato anche alla trasferta di Jerez, seguendo i lavori dei box Honda in collegamento telematico. Un contatto continuo e costante con uomini e piloti che gli permette, chiaramente, di avere ancora tutto sotto controllo e anche di avere piena coscienza che in casa HRC c’è qualche problema. E’ stato lui stesso il primo ad ammetterlo apertamente ai microfoni di Motogp.com: “Il punto negativo è che noi, come Honda HRC, comprendiamo di avere dei problemi con la moto, ma li abbiamo già riconosciuti – ha affermato - Stiamo facendo del nostro meglio, introducendo nuove parti e lavorando molto duramente per dare il meglio di noi stessi ai piloti nelle prossime gare”.

La nuova carena portata ai test di Jerez e nuove parti per migliorare le performance della RC231V ne sono state la prova, con Alberto Puig che, comunque, non fa drammi e preferisce porre l’accento sugli aspetti positivi. Sottolineando come i piloti di HRC non siano poi così distanti dalla vetta della classifica e che tutto è ancora possibile.

“Senza dubbio – ha spiegato - la gara di Takaaki Nakagami è stata uno dei punti più positivi della domenica di Jerez. Ha superato i problemi fisici subiti durante la caduta a Portimao e ha dimostrato di essere molto forte mentalmente. Taka non era in condizioni perfette, ma ha fatto una buona gara ed era a soli 0,7 secondi dal suo primo podio nella classe regina. Un altro aspetto positivo è stato che Marc Marquez e Pol Espargaró stavano andando bene dopo che entrambi hanno subito grosse cadute. Marc, nonostante due cadute molto veloci, è riuscito a finire la gara a dieci secondi dal leader e questo è ciò che è più importante; era tre secondi più vicino al vincitore rispetto al Portogallo”.

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