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Se il campione del mondo fosse stato lui non avrebbe esitato un momento a stampare il numero 1 sulla sua carena, contrariamente a quanto fatto dal suo compagno di squadra Joan Mir che, invece, ha preferito continuare con il 36.
Alex Rins lo ha detto esplicitamente nell’ultima uscita pubblica: una intervista per Marca, in cui ha anche aggiunto di sentirsi, nonostante tutto, il numero uno della squadra. “Mi sento il numero uno della mia squadra - ha detto -. Sappiamo che quello che è successo quest'anno, ma, appunto, è successo. Onestamente ero felice, quando Joan ha vinto. Volevo che Suzuki vincesse e se non potevo essere io il campione, va benissimo che lo sia stato Mir. Ora il mio obiettivo principale è battere il pilota della porta accanto e quest'anno ci proverò con maggiore convinzione".
Parole, quelle di Alex Rins, che sembrano replicare in qualche modo a quelle pronunciate da Joan Mir che invece, nei giorni scorsi, aveva detto di sentirsi, ormai, leader del box in quanto campione del mondo.
Due anni fa era il più giovane la seconda guida, ammesso che le seconde guide esistano ancora, ma ora il campione del mondo è lui. Rins, però, non ci sta e non lo manda a dire, pur riconoscendo al compagno di squadra tutti i meriti per il mondiale vinto nel 2020. “Joan ha saputo essere molto costante - ha concluso Rins –. E’ riuscito sempre a finire a punti e abbastanza in alto e questo gli ha dato un certo vantaggio per essere proclamato campione a Valencia. Io ho faticato all’inizio, l’infortunio patito a Jerez mi ha condizionato in alcune piste dove sentivo più dolore. Alla fine della stagione, però, mi sentivo molto bene sulla spalla e ho mostrato il vero livello che avrei potuto dare per tutta la stagione”.
Quasi un promessa, quindi, per il 2021, anche se Rins è ben consapevole che il giovane maiorchino venderà carissima la pelle e non intenderà cedere nulla in nome di inesistenti gerarchie. Per il più esperto pilota di Barcellona il segreto starà, a detta sua, nel riuscire a partire subito forte, per mettere i paletti già dopo le prime gare. Non tanto con Mir, ma con gli altri della griglia: tutti assolutamente competitivi. In attesa di rivedere in pista quello che per tutti è il vero avversario numero 1: “Mi piacerebbe rivedere quanto prima Marc Marquez - ha affermato Rins - ma non so come stia fisicamente. Gli auguro una pronta guarigione e che torni il prima possibile, perché alla fine è un pilota molto forte, impari molto da lui quando è in pista e quando combatti con lui e magari riesci a sorpassarlo è molto bello”.