MotoGP Aragon. Le dichiarazioni dei piloti dopo le prove

MotoGP Aragon. Le dichiarazioni dei piloti dopo le prove
Volano le Honda, faticano le Ducati, nuovamente costretto a rincorrere Jorge Lorenzo, convinto di poter fare bene Maverick Vinales: ecco, in estrema sintesi, come sono andate le libere di alcuni protagonisti
23 settembre 2016

ALCANIZ – Volano le Honda, faticano le Ducati, nuovamente costretto a rincorrere Jorge Lorenzo, convinto di poter fare bene Maverick Vinales: ecco, in estrema sintesi, come sono andate le libere di alcuni protagonisti.


PEDROSA 1° in 1’48”429: “LA SVOLTA DA SILVERSTONE”

«Nelle FP1 ero indietro (11esimo), ma solo perché dovevo riprendere confidenza con una pista più sporca del solito. Poi, nelle FP2, mi sono trovato più a mio agio, ho preso un buon ritmo anche se il grip era tutt’altro che perfetto: le gomme sono veramente dure, faccio fatica a sfruttarle al meglio. La moto è migliorata a livello elettronico a partire dal GP d’Austria e già dalla Gran Bretagna riesco a guidare meglio, abbiamo fatto passi in avanti. Certo, dopo la vittoria di Misano sono più rilassato, ma la svolta era già arrivata prima».


MARQUEZ 2° in 1’48”494: “SULLA DISTANZA LA SITUAZIONE CAMBIA”

«Nelle FP1 ero l’unico pilota Honda davanti, mentre nelle FP2 ci sono tre RC213V davanti a tutti: bisogna capire chi ha messo la gomma nuova alla fine, che tipo (Pedrosa ha montato la soffice, NDA) cosa hanno fatto gli altri. Sicuramente è positivo che siamo in tre davanti, ma se si guarda il passo la situazione è un po’ differente. All’inizio delle FP2 sono partito con le gomme usate, per poi montare quella nuova dura posteriore nel finale: per il momento siamo competitivi, vediamo cosa succede domani, ma abbiamo lavorato tanto in funzione della gara».
 

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VINALES 6° in 1’48”886: “NON SIAMO LONTANI”

«Sono partito bene, ho già girato meglio del 2015: le Honda sono velocissime, ma noi non siamo lontani. Con la Suzuki hai una buona confidenza sull’anteriore, ma non è facile farlo curvare: oggi, però, tutto sta procedendo per il verso giusto. I punti critici sono sempre la curva uno e la due, lì è facile commettere un errore».


LORENZO 7° in 1’48”914: “IL MIO POTENZIALE E’ MIGLIORE”

«Non è stata una giornata particolarmente positiva, con tanti problemi di gomme. Nelle FP1, sono partito con una dura anteriore, ma quasi cado già all’ultima curva del primo giro. Per questo sono rientrato a sostituirla, montando una media anteriore, ma sempre con grandi problemi di vibrazione. Così ho montato quella più morbida, che ho tenuto anche nel pomeriggio quando nel finale ho montato la soffice nuova al posteriore, che però spingeva troppo sull’anteriore. Io credo che con una anteriore nuova sarei stato terzo o quarto. Quest’anno i valori cambiano molto velocemente: io sono andato subito bene a Le Mans, a Brno, invece ho faticato a Silverstone. Ma succede anche agli altri, guardate Pedrosa: in Austria era tra gli ultimi, adesso è là davanti».


DOVIZIOSO 10° in 1’49”128: “POCO GRIP: ERAVAMO IMPREPARATI”

«E’ stata una giornata un po’ particolare, condizionata dal pochissimo grip che c’era sull’asfalto nelle FP2. Aragon è una pista critica sotto questo aspetto, ma solitamente il grip peggiora con il passare dei giri, mentre questa volta non ce n’era proprio dall’inizio. Non eravamo preparati, bisogna adattare la messa a punto alle condizioni, migliorare sotto questo aspetto, che a noi ci penalizza particolarmente».

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