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LOSAIL Sono tante le sorprese: le Honda tornate imbattibili dopo un inverno tutt’altro che esaltante; le difficoltà della Yamaha, in particolare di Jorge Lorenzo, e delle Ducati. La causa è certamente la condizione dell’asfalto, pessima, al limite della praticabilità. Ecco cosa hanno detto alcuni protagonisti.
MARQUEZ (1° in 1’41”579): “SEMBRA DI FARE DIRT TRACK”
«Sono contento di come è andata la giornata, ma la pista è veramente in condizioni disastrose: sembra di fare dirt track, da tanto scivola in ogni situazione. Credo che abbia fatto la differenza chi alla fine ha montato le gomme nuove, ma le mie sensazioni sono comunque positive, con entrambi gli pneumatici. In un'altra pista sarei sorpreso del nostro vantaggio, ma quando c’è poco grip la Honda sembra essere più competitiva, ma credo che con il progressivo migliorare dell’asfalto, gli avversari saranno molto più vicini».
PEDROSA (2° in 1’41”604): “TEMPI ALTI”
«La pista è veramente molto sporca, ma i tempi sono più alti di quanto mi aspettassi. Oggi abbiamo lavorato bene, ma è troppo presto per trarre delle conclusioni. Sembra di guidare sul bagnato, si fatica a controllare l’anteriore».
DOVIZIOSO (10° in 1’42”635): “PIU’ VICINO DI QUANTO SEMBRA”
«Le FP2 sono state molto importanti e interessanti per tutto quello che abbiamo provato, nel tentativo di cercare una soluzione per gestire il davanti. Abbiamo fatto test radicalmente opposti, ma, purtroppo, quando il grip è così basso, si fatica a valutare i risultati. L’anteriore si chiude continuamente: nell’ultima parte della staccata con il freno in mano, in percorrenza senza freno, nelle curve lunghe con il gas puntato. Ma non siamo andati così male come può sembrare: Marquez a parte, che ha un altro passo, gli altri non sono lontani. Le Honda davanti? Credo sia una caratteristica della loro moto, per come va guidata in dearapata».
LORENZO (14° in 1’42”819): “SBAGLIATA COMPLETAMENTE LA STRATEGIA”
«E stata una giornata difficile: ci aspettavamo che nel pomeriggio le condizioni dell’asfalto migliorassero di più. Il problema è soprattutto all’anteriore: non puoi frenare come vorresti e i tempi sono molto più alti se paragonati agli altri venerdì qui in Argentina. Questo è un circuito molto differente dagli altri, non è facile trovare il bilanciamento corretto della M1. E nel finale abbiamo anche sbagliato strategia: non abbiamo montato le gomme nuove per abbassare il tempo e così siamo fuori dai dieci».
IANNONE (15° in 1’42”953): “CONDIZIONI INACCETABILI”
«E’ stata una giornata difficile, ma la situazione è meno negativa di quel che sembra: basta veramente poco per guadagnare tanto. Purtroppo la pista è veramente in condizioni disastrose: credo che la MotoGP meriti uno standard più elevato, non si possono perdere due o più turni per pulire l’asfalto. Non ho fiducia davanti, lo sterzo si chiude sia in inserimento sia in percorrenza, basta uscire di 20 centimetri dalla traiettoria per perdere completamente grip».