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Dopo la prima giornata di prove e soprattutto dopo gli unanimi commenti positivi da parte dei piloti, Jarno Zaffelli, tira un sospiro di sollievo. Il progettista italiano, responsabile delle migliorie apportate al circuito di Sepang, ha condotto più di 150 modifiche al tracciato che, insieme alla riasfaltatura, hanno cambiato in alcuni punti il circuito malese.
«Abbiamo modificato drenaggi, cordoli, vie di fuga e molto altro – spiega Zaffelli -. L’intervento più grosso è stato fatto alla curva 15 dove si doveva risolvere problemi di drenaggio. In caso di pioggia infatti si creavano un torrente in ingresso e uno in uscita e questi attraversavano la pista proprio nei punti di frenata e d’accelerazione. Da quello che si è visto oggi nei video delle prove, ora il drenaggio è ottimo».
Di fatto l’inclinazione dell’asfalto dopo i lavori è stata invertita e la curva è in contropendenza.
«Oltre a risolvere il problema di drenaggio abbiamo sfruttato l’opportunità per migliorare anche la sicurezza del circuito. L’idea era quella di ridurre di un po’ la velocità dell’ultima curva in modo che la velocità massima in rettilineo fosse più bassa e si arrivasse alla curva 1 un po’ più lenti visto che la via di fuga (T1) non può essere ampliata essendoci una tribuna che non può essere spostata».
Quali sono le differenze percepite dai piloti dopo i lavori?
«Le differenze sono due. Innanzitutto sentiranno un aumento del grip sul bagnato. La seconda è nella curva 15. Perché il banking è diventato contrario e quindi il numero di linee che si possono fare per percorrere quella curva sono aumentate. E’ diventata una curva da interpretare soggettivamente. I piloti hanno subito notato come la velocità sul rettilineo principale sia calata esattamente come ci auspicavamo da progetto. Si è registrata una riduzione del 3% passando da 335 a circa 320 km/h. La 15 è diventata una curva più lenta e più difficile, ma comunque divertente da interpretare».