MotoGP Austin. I commenti dei piloti dopo le qualifiche

MotoGP Austin. I commenti dei piloti dopo le qualifiche
Migliora Dani Pedrosa, è come sempre concreto Jorge Lorenzo, continua a farsi notare Cal Crutchlow, è bravo e veloce Andrea Dovizioso | G. Zamagni, Austin
21 aprile 2013

Punti chiave

 

AUSTIN – Migliora Dani Pedrosa, è come sempre concreto Jorge Lorenzo, continua a farsi notare Cal Crutchlow, è bravo e veloce Andrea Dovizioso.

 

DANI PEDROSA: “DEVO MIGLIORARE L’ASSETTO”

«Marquez qui sta andando velocissimo fin dai test, sarà dura lottare con lui: ha una grande grinta e guida bene. Ma io sono più vicino di quanto mi aspettassi, specie dopo aver visto il suo “tempone” in qualifica. Per la gara dobbiamo migliorare un po’ la messa a punto della moto, ma dopo l’inizio difficile di venerdì abbiamo fatto un buon passo in avanti».


JORGE LORENZO: “IMPOSSIBILE FARE MEGLIO”


«E’ difficile stare vicino a Marquez e Pedrosa: credo di aver ottenuto il miglior risultato possibile. Ci sono piste, come in Qatar, dove puoi attaccare, in altre, come qui, che sei obbligato a difenderti: l’importante è rimanere concentrati. In gara, si sa, possono cambiare tante cose, anche se qui la Honda è complessivamente più competitiva di noi, non solo in rettilineo, ma anche in curva».

Andrea Dovizioso
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CAL CRUTCHLOW: “ATTENTI A PEDROSA”

«Anch’io non potevo fare più di così e per questo sono contento delle mie qualifiche. L’obiettivo per la gara è essere il migliore “degli altri” (Cal mette su un altro pianeta Marquez, Pedrosa e Lorenzo, NDA). Marquez è il favorito, ma attenti a Pedrosa, non è così lontano».


ANDREA DOVIZIOSO: “FINO ADESSO E’ ANDATA BENE, MA…”

«Fino adesso è andata bene, abbiamo migliorato continuamente. Nell’ultimo turno il grip era quasi normale e così abbiamo potuto spingere più forte: la pista è divertente. Abbiamo lavorato bene, anche se il distacco è elevato, ma è così per tanti piloti. Sarà una gara un po’ anomala, perché le gomme non si consumano, non caleranno più di tanto. Siamo comunque nella stessa situazione del Qatar, perché anche se la pista è differente, le problematiche sono sempre le stesse, la moto fatica a “tornare” (a chiudere la curva, NDA). La Ducati ha dei limiti, ma mi trovo bene con loro e tutti stanno lavorando forte: io e loro ci crediamo».

 

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