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PHILLIP ISLAND – Il pilota non riesce a guidare, il team non è reattivo, la moto non scalda le gomme: difficile fare peggio. Infatti, il risultato è disastroso: Valentino Rossi 15esimo e costretto a partire dalla quinta fila.
«E’ stata una giornata difficilissima, ho sofferto tanto, non sono mai stato competitivo nemmeno con l’acqua, condizione nella quale ieri ero stato veloce. Oggi, però, abbiamo sbagliato tutto, abbiamo fatto degli errori con le gomme e sono sempre stato lento. Non ho feeling, in queste condizioni soffriamo tanto, rischiamo tantissimo andando pianissimo: la situazione è veramente difficile. Non sappiamo esattamente qual è il nostro potenziale, se possiamo essere più veloci: bisogna capire in che direzione lavorare sulla moto e sperare in un meteo più favorevole».
Qual è il problema principale?
«Con la Yamaha non riusciamo a portare in temperatura la gomma anteriore, ma Espargaro è terzo: bisogna capire come è riuscito a fare quel tempo. Noi abbiamo sofferto troppo, siamo lontanissimi».
In Q1 cosa è successo?
«Quando siamo partiti era freddo e c’era tanta acqua: il programma era di stare fuori tutto il turno con le “rain”. Ma la pista si è asciugata alla svelta, per questo sono rientrato per montare le intermedie, ma non erano pronte: al box non sono stati svegli. Poi, nel finale, ho fatto un tentativo con la “rain” anteriore e l’intermedia posteriore, ma, naturalmente, non ha funzionato. Purtroppo, quando fa così freddo, soffriamo troppo e dalla moto è frustrante, perché ti sembra di rischiare tantissimo, ma, in realtà, andiamo davvero piano».
Ti aspettavi queste difficoltà?
«E’ già successo durante l’anno di avere problemi quando fa freddo, ma qui facciamo ancora più fatica».
Cosa si può fare domani?
«Proviamo a sistemare la moto, poi vediamo. Certo che partire dalla quinta fila complica tutto».
Ha senso correre con questo freddo?
«No, da anni chiedo di spostare la data. Venire qui in questo periodo è sbagliato e, oltretutto, per esigenze televisive il GP è posticipato di due ore rispetto all’orario tradizionale: alle 16 fa ancora più freddo, è pericoloso».
C’è qualcosa di positivo?
«Sì: in partenza non mi supereranno in tanti…».