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"In una MotoGP c’è tantissima tecnologia, non sarà semplice impararla tutta. Va fortissimo, la velocità del cambio è incredibile, la frenata pazzesca. Con l’elettronica si può fare tutto: per il momento avrò scoperto il 20% del suo potenziale. E’ importantissimo lo stile di guida, come si rialza la moto, bastano due, tre gradi per cambiare la reazione della moto: ma ancora non la conosco bene. E anche dentro al box il lavoro è completamente differente, puoi sistemare l’elettronica curva per curva. Con Pigiamino (Alberto Giribuola, il capo tecnico, NDA) mi sono trovato subito bene: mi ha spiegato la MotoGP, cosa faceva Dovizioso, lasciandomi però il mio metodo.
Nei prossimi tre giorni voglio riuscire a sciogliermi un po’ sulla moto e provare a fare tanti giri consecutivi, imparare di più dai piloti Ducati più esperti. Sono messo bene in frenata, mentre sono troppo aggressivo in uscita con la gestione del gas: non riesco a far scivolare la moto appoggiandomi all’elettronica. Deve essere un balletto, guidarla pulito, ma deciso quando apri il gas. Sono un po’ in difficoltà nel T2 e nel T3, dove ci sono i curvoni più veloci. Ci vorrà del tempo prima di arrivare nei primi cinque. La gara non mi spaventa, credo che capiremo tante cose. Obiettivo: finire il GP e prendere un punticino”.