Davide Brivio: "Marquez favorito al titolo"

Davide Brivio: "Marquez favorito al titolo"
Davide Brivio, neo team manager Suzuki, commenta per moto.it il GP USA. Si complimenta con Marquez per aver condotto una gara in modo intelligente e ci racconta la sua opinione sul sorpasso al Cavatappi di Marc su Valentino | G. Zamagni
24 luglio 2013

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LAGUNA SECA – Davide Brivio, neo team manager Suzuki, commenta per moto.it il GP USA.

«E’ stata una gara un po’ particolare. Lorenzo e Pedrosa non erano al 100% - ed è un dato importante -, ma al di là di questo si è vista una sorta di consacrazione di Marquez, perché ha condotto una gara molto intelligente: è stato attento all’inizio, poi ha attaccato Bradl e ha tenuto un buon ritmo. Adesso si entra in una fase molto interessante del campionato, perché appena Lorenzo e Pedrosa saranno al 100% troveranno un Marquez ancora più pronto alla lotta: sarà un finale di stagione a tre molto avvincente. Approfittando di questa situazione, anche Valentino Rossi sta cercando di migliorare, sta trovando una maggiore intesa con la sua moto, una messa a punto più efficace: si sta avvicinando alla testa del gruppo. Anche lui, nella seconda parte di stagione, dovrebbe essere più competitivo rispetto all’inizio del campionato. Riassumendo: Lorenzo e Pedrosa nelle ultime gare hanno perso qualcosa e gli altri si sono motivati ulteriormente. A Laguna c’è anche stata la sorpresa di Bradl, che è in progressione, perché anche al Sachsenring aveva già fatto piuttosto bene, sempre nelle posizioni di vertice. Qui ha fatto pole in prova, e secondo in gara: anche lui si può inserire nella lotta con i primi, così come Crutchlow, un po’ in ombra a Laguna, ma che ha il potenziale per stare davanti. Insomma, il finale di stagione potrebbe essere molto interessante, con 5-6 piloti a giocarsi il podio. Ritengo che Lorenzo e Pedrosa siano ancora superiori agli altri, però si potrebbe vedere un bel rimescolamento dei valori in campo».


Qual è la tua opinione del sorpasso di Marquez su Rossi al Cavatappi?

«Ci eravamo esaltati molto nel 2008, al di là dei vari detrattori di Rossi, allo stesso modo oggi dobbiamo celebrare il coraggio e la creatività di un pilota come Marquez. E’ chiaro che se la guardi solo dal punto di vista regolamentare, si potrebbe anche discutere e qualcuno parla di un taglio di pista: si può anche interpretarlo in quel modo. Ma è una curva molto particolare, non tagli volontariamente: quella di Marquez è stata anche una manovra d’emergenza. Io sono a favore, in questi casi, di una elasticità regolamentare, proprio per sostenere, premiare lo spettacolo, il coraggio, che comunque rimane in un ambito di correttezza e sicurezza».


Siamo metà stagione, nove GP fatti, al comando c’è Marquez con 16 punti di vantaggio su Pedrosa, 26 su Lorenzo, 46 su Rossi: chi è il favorito per il titolo?

«Marquez. Innanzitutto non ha niente da perdere: se lo vince è una grande impresa, altrimenti va bene lo stesso. Poi è davanti: gli altri sono forse un pochino più forti, ma devono inseguire».


Guardiamo al futuro: Honda e Yamaha, così competitive, fanno paura a una Casa come la Suzuki che ha deciso di rientrare in MotoGP nel 2015?

«Certamente sì: hanno raggiunto un livello molto alto. La Honda è la più competitiva, mentre la Yamaha ha qualche problemino da risolvere, però è all’altezza della situazione e i suoi piloti hanno vinto parecchie gare (4, uno in meno della Honda, NDA). Per un’altra Casa è difficile entrare in questa sfida, perché negli ultimi anni, diciamo quattro, l’elettronica si è evoluta parecchio: è difficile partire da zero e raggiungere quel livello così sofisticato. Una Casa come la Suzuki, ma come potrebbe essere anche per la Kawasaki o l’Aprilia, o qualsiasi altra, non credo abbiano problemi a realizzare un motore e un telaio all’altezza della situazione, mentre l’aspetto dell’elettronica è quello più delicato, quello che spaventa di più. La Suzuki ha deciso di prendersi un anno in più anche in funzione di questo aspetto, per cercare di preparare al meglio l’elettronica. Comunque è una bella sfida, non si potrà ottenere tutto in una o due stagione, ci vorrà un po’ di tempo».

 

Crutchlow a Laguna Seca
Crutchlow a Laguna Seca
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Secondo te dove andrà Crutchlow nella prossima stagione?
«In questo fine settimana l’orientamento sembrava a favore di Ducati: io però non sono convinto. La scelta migliore sarebbe rimanere dov’è, perché quando un pilota riesce a raggiungere un tale feeling con la moto, gli converrebbe rimanere, è quello che io gli consiglierei. Vado controcorrente, dico che rimarrà alla Yamaha». (Secondo me, invece, Crutchlow ha già firmato per Ducati, NDA).


Hai già fatto una proposta a Valentino Rossi per il 2015?

«No, credo che non sia necessario farla: credo che Valentino abbia deciso di tornare alla Yamaha in maniera definitiva. Si diverte a guidare la M1, si trova molto bene con gli ingegneri, che conosce da tanti anni e con i quali ha vinto tantissimo: la mia sensazione è che finirà la sua carriera in Yamaha. E se continuerà a divertirsi come sta facendo adesso, credo che voglia allungare la sua carriera anche a dopo il 2014».

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