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In una intervista rilasciata a paddock-gp.com, il team manager italiano indica i piloti sui quali punterebbe per il prossimo futuro.
«Al momento – dice Brivio - non ho il problema di cercare i piloti. Ma sto osservando la situazione attentamente, e ci sono nomi già sulla bocca di tutti. Come Jorge Martin, attualmente sulla Kalex e che l’anno scorso era debuttante sulla KTM. Sono curioso di sapere cosa può fare uno come lui, come pure uno come Augusto Fernández dopo l’ottima stagione 2019».
Di piloti italiani, Davide Brivio ne tiene sott’occhio parecchi.
«Lorenzo Baldassarri potrebbe essere un pilota capace di imparare dagli errori del passato, ma anche Marini e Bastianini sono stati molto bravi nella prima gara in Qatar: Luca Marini ha avuto problemi di gomme, ma era davanti, e sarà interessante seguirlo. Poi c’è Marco Bezzecchi, che ha combattuto con Martin in Moto3 fino alla fine: era sulla KTM, oggi è sulla Kalex, e sono curioso di vedere cosa potrà fare».
Passare dalla Moto2 alla MotoGP sarà quasi obbligatorio, nel prossimo futuro, per tanti piloti della nuova generazione.
«Dopo gli abbandoni di Pedrosa e Lorenzo – conferma Brivio - i tempi del ricambio generazionale potrebbero subire una accelerazione. Ora dobbiamo tener d’occhio altri veterani, come Cal Crutchlow, che aveva detto di volersi fermare, come Dovizioso che ancora non sappiamo cosa deciderà di fare. E naturalmente come Valentino. Nei prossimi due o tre anni molte cose potrebbero cambiare, e tanti ragazzi della Moto2 potrebbero rappresentare il futuro della MotoGP. Sono numerosi quelli che avranno la possibilità di essere notati e di giocarsi i posti importanti nella top class».
Parola di Davide Brivio, che puntando sui giovani portò la Suzuki a vincere già nel 2016 con Viñales a Silverstone, e quattro furono i podi in quell’anno. Poi Andrea Iannone, Alex Rins, Johan Mir, con la GSX-RR sempre più competitiva e sempre più in alto.