MotoGP, Brno 2015. Le pagelle del GP della Repubblica Ceca

MotoGP, Brno 2015. Le pagelle del GP della Repubblica Ceca
Lode per Lorenzo, impossibile batterlo; 9 a Marquez, bravo con la moto che ha; 5 a Rossi, la più brutta gara della stagione; 8 a Iannone e a Pedrosa; 5 a Dovizioso
17 agosto 2015

JORGE LORENZO VOTO 10 E LODE

Imbattibile. E impressionante. Una gara pazzesca, con un ritmo incredibile dal primo all’ultimo giro. Anzi, tre giorni così, da venerdì mattina a domenica pomeriggio. E non è la prima volta: quando è così in forma, il fenomeno della Yamaha toglie ai rivali qualsiasi speranza di vittoria. In questo momento, non c’è nessuno convinto che possa perdere il titolo, nemmeno i tifosi di Rossi: il suo unico avversario è se stesso?

 

MARC MARQUEZ 9

Fa quello che può con una moto evidentemente meno stabile di quella del rivale. Come al solito ci prova, ma come si era già visto a Indy, ha cambiato mentalità: in passato avrebbe comunque provato a rimanere attaccato al primo (vedi Misano 2014, Barcellona 2015…) questa volta si è “accontentato” del secondo posto. Forse, però, è troppo tardi: il mondiale sembra definitivamente compromesso.
 

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VALENTINO ROSSI 5

Era convinto di riuscire a battere Marquez e sicuro di poter tenere la scia di Lorenzo, invece ha preso una gran paga da entrambi. Forse la più brutta gara della stagione, con la beffa di essere scattato, per la seconda volta nel 2015, dalla prima fila. Fino adesso la regolarità gli ha garantito il primato in classifica, ma per conquistare il titolo deve cambiare passo, arrivare davanti al compagno di squadra. Un’impresa titanica, perlomeno in questo momento. Ma la storia dice che non bisogna mai dare per vinto il fenomeno.

 

ANDREA IANNONE 8

Un’altra volta miglior pilota Ducati in prova e in gara, un’altra prestazione da applausi. I tecnici Ducati dicono che il podio sarebbe stato ampiamente alla sua portata, se non ci fosse stato il leggero calo di potenza: in ogni caso, lui ha guidato alla grande. Non è solo costante, è anche velocissimo.

 

DANI PEDROSA 8

Era arrivato a Brno con la convinzione di salire sul podio e di potersi addirittura giocare la vittoria, ma un guasto tecnico gli ha fatto rivedere i fantasmi dell’ennesimo infortunio, dopo essersi appena ripreso dal problema al braccio destro. Partiva nono, ha finito sesto, unico capace di cambiare l’equilibrio delle prove: questa volta non gli si può rimproverare nulla.
 


ANDREA DOVIZIOSO 5

E’ un momento difficile, deve tenere duro, ritrovare una strada, quella della competitività, che sembra perduta al Mugello. Fatica molto di più del compagno di squadra a sfruttare il potenziale della moto, in difficoltà per la mancanza di fiducia con l’avantreno. Può e deve fare di più.

 

BRADLEY SMITH 6

Solita gara, attenta e senza errori. Non è velocissimo, ma è costante.

 

POL ESPARGARO 5

Continua a prendere paga dal compagno di squadra. Sopravvalutato?

 

ALEIX ESPARGARO 4

Week end totalmente negativo.

 

DANILO PETRUCCI 6

Un passo indietro rispetto a Indy, ma ancora una volta è arrivato al traguardo prima di Hernandez (voto 5), con una moto inferiore.

 

SCOTT REDDING 4

Non svolta, non trova la chiave per domare la MotoGP.

 

ALVARO BAUTISTA 5

Vince nel finale la sfida con il compagno di squadra: è l’unica nota positiva di un GP tutt’altro che esaltante.

 

STEFAN BRADL 6

Non ancora al meglio fisicamente, dà paga a Bautista in prova e gli rimane davanti per quasi tutta la gara.

 

MAVERICK VINALES 7

D’accordo è caduto a sette giri dalla fine, ma fino a quel momento stava andando fortissimo, portando la Suzuki a un livello più che discreto. La sensazione è che stia “uccidendo” psicologicamente il compagno di squadra. Ha un bel potenziale.

 

CAL CRUTCHLOW 4

Un’altra caduta ed era comunque indietro (decimo): insomma, un disastro.
 


YAMAHA M1 VOTO 9

Anche a Brno ha dimostrato di essere la moto più equilibrata, forse la più competitiva. Anche se, come sempre, i piloti contano moltissimo, perché senza Lorenzo avrebbe vinto la Honda…

 

HONDA RC213V VOTO 8

La sensazione è che Marquez, ancora una volta, copra un po’ le “magagne” della RCV, visibilmente più ballerina della Yamaha. E’ vero, però, che anche Pedrosa è andato forte: tutto sommato non è così male…

 

DUCATI GP15 VOTO 8

Mezzo voto in più per la ritrovata competitività, mezzo in meno per l’ennesimo problema tecnico, questa volta capitato a Iannone: si può dire che questo è il vero potenziale della Ducati. Una riflessione: nelle prime gare, il riferimento era Rossi e i piloti Ducati arrivavano a pochi secondi (in Qatar a pochi decimi) da Valentino. Qui, Iannone ha finito a meno di 3” dal rivale della Yamaha, che avrebbe anche potuto battere se tutto fosse stato a posto. La differenza, rispetto all’inizio, è che Lorenzo e Marquez vanno molto più forte.

 

SUZUKI GSX-RR VOTO 7

Anche per la Suzuki, una incoraggiante inversione di tendenza rispetto ai precedenti GP.

 

APRILIA RS-GP VOTO 6

Entrambi i piloti a punti, davanti a tutte le “Open” e a pochi secondi (4”3) dalla Honda “Factory” di Redding: beh, non male!

Da Automoto.it