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"Un brutto gesto domestico in casa, l’apertura di una finestra, è stata la causa del problema“. Questa, secondo Alberto Puig, la (surreale) spiegazione del problema fisico alla base della seconda operazione all'omero a cui Marc Marquez si è dovuto sottoporre nei giorni scorsi.
Il Team Principal di Honda HRC, ai microfoni di DAZN, difende quindi le scelte del suo pilota, della squadra e dei medici che hanno dato il via libera a Marquez per prendere il via del GP di Andalusia dopo soli quattro giorni dall'incidente in cui è incappato nel GP di Spagna. “I medici non ci hanno mai detto che questa piastra potesse rompersi, quindi Marc ha deciso di scendere a Jerez e provare, e Honda ha dato il via libera, altrimenti non ci avrebbe provato. E Honda non avrebbe mai permesso che salisse in moto. Per fortuna la rottura della placca è avvenuta a casa, e non in moto, altrimenti le conseguenze sarebbero state molto più gravi“.
Una versione quantomeno curiosa, anche mettendo in conto la stocasticità del processo di affaticamento dei metalli, ma tant'è. E svia subito il discorso volgendo l'attenzione al futuro, minimizzando l'eventuale sconfitta nel Mondiale 2021 e tornando a sminuire agonisticamente il valore del titolo 2020. "Non è l'ultimo Mondiale della storia, e l'obiettivo non è quello ma recuperare. D'altra parte il campionato si fa interessante, perché c'erano piloti che non avevano possibilità, e ora ce le hanno".