MotoGP Brno, Yamaha e il problema affidabilità

MotoGP Brno, Yamaha e il problema affidabilità
Viñales e Rossi rispondono alle domande sui problemi di motore delle Yamaha. Valentino: "Con il fresco dovremmo avere meno problemi"
7 agosto 2020

Fra gli argomenti che tengono banco in questa prima fase di campionato, uno dei più caldi è sicuramente la situazione motori di Yamaha. Le due rotture accusate nel primo weekend di gare a Jerez hanno fatto suonare i campanelli d'allarme nel team ufficiale; dopo che nel secondo fine settimana anche il motore di Morbidelli ha alzato bandiera bianca nel Gran Premio d'Andalusia, l'allarme è diventato rosso, anche perché la scelta (poco comprensibile, a dire la verità) di punzonare subito un numero insolitamente elevato di propulsori fa sì che nei box dei team Yamaha non si possano dormire sonni tranquilli. 

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Un problema che naturalmente impegna più i tecnici che i piloti. Che però - al netto di Fabio Quartararo, l'unico finora graziato dai problemi di motore delle M1 - devono correre con questa spada di Damocle che gli pende sulla testa.

Adesso, tra l’altro arrivano prima Brno e poi le due gare allo Spielberg (GP d'Austria e della Stiria), due circuiti molto probanti per i motori. Ma Viñales risponde con molta serenità all’inviato di DAZN.

“Sinceramente non sono preoccupato, perché la nostra moto ha diversi punti di forza che possiamo sfruttare per compensare quel poco di velocità massima che ci manca. Chiaramente, all’interno del team, c’è molta attenzione su questo problema, ma siamo concentrati e motivati”

Rossi entra un po’ più nel dettaglio, con una visione piuttosto positiva della situazione.

“In Yamaha stanno lavorando durissimo per capire dove stia il problema e risolverlo, ma per il momento non possiamo fare altro che sperare che vada tutto bene. Però non credo che su una pista veloce, come qui o in Austria, il problema sia più grave che altrove, forse è più un problema di calore, legato alle temperature estreme che abbiamo visto a Jerez. Qui e in Austria è più fresco, ed è tutto più facile sia per noi che per i motori.”