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Qualcuno ha ironizzato sul fatto che in Honda si siano scambiati i ruoli: il focoso spagnolo che predica prudenza e il pacato giapponese che, invece, fissa obiettivi ambiziosi. Ma è effettivamente così che è andata nella presentazione del Team Repsol Honda tra Alberto Puig e Tetsuhiro Kuwata. Il team manager e il grande capo, negli insoliti panni l’uno dell’altro.
Kuwata, infatti, ha ribadito che la storia del team è una storia di vittorie e successi e che, quindi, anche il 2021 dovrà essere nel segno di una tradizione interrotta lo scorso anno dall’infortunio di Marc Marquez e dal Covid19. A prescindere, quindi, dal rientro in pista dell’otto volte campione del mondo. “Tante cose sono successe in un 2020 che difficilmente dimenticheremo – ha affermato - Guardiamo con fiducia al 2021, abbiamo lavorato tanto per questo e speriamo di tornare a lottare al top. Il congelamento dei motori è una bella sfida, ma ci siamo concentrati sullo sviluppo di altre aree, telaio compreso. Cerchiamo di migliorare i nostri punti deboli. Pol è rapido, può lottare con Marc per il campionato: questo è il target per i prossimi due anni. Sfortunatamente abbiamo dovuto fare i conti con l’infortunio di Marc l’anno scorso e ci è voluto molto tempo. Quest’anno tornerà più forte di prima e gli obiettivi per noi sono comunque sempre gli stessi”.
Vincere, quindi, non è un imperativo categorico, ma chiunque sarà in sella alla RC213V in livrea Repsol avrà il dovere di provarci. Con il ruolo di prudente che è inevitabilmente toccato al solitamente spavaldo Alberto Puig. “Il nostro obiettivo è migliorare e crescere – ha frenato lo spagnolo - Ci sono cose che succedono, accadimenti difficili non solo per noi, ma per tutta la MotoGP, con la pandemia che ha cambiato le nostre vite. Come Repsol Honda Team, inoltre, l’anno scorso abbiamo perso subito il top rider. Un problema, che deve diventare un’opportunità, una lezione per il futuro. Pol è un pilota di esperienza, ci auguriamo che capisca presto la moto e che ci sia una bella battaglia anche all’interno del team”.