MotoGP. Carmelo Ezpeleta: “Anche con poche gare, ma ripartiremo”

MotoGP. Carmelo Ezpeleta: “Anche con poche gare, ma ripartiremo”
Dorna sta lavorando alacremente per riuscire a partire con il campionato appena possibile, con un calendario liquido. Le tredici gare minime sono già superate, e non si arriverà fino a Natale per non compromettere il 2021. Gli aiuti finanziari alle squadre.
31 marzo 2020

Intervistato da As España il promoter di Dorna si arrovella nel tentativo di recuperare una stagione difficile che non si vede quando possa partire, stretto tra la necessità di spingersi molto avanti, magari fino a Natale, ma senza compromettere la stagione 2021.

Non sibpotrebbe intanto spostare più avanti il GP di Spagna a Jerez? “Non possiamo trasferire quel GP - risponde - finché non sappiamo quando possiamo iniziare. Adesso sarebbe rischioso farlo. Se le cose non cambiano, allora gradualmente lo rimanderemo. Stiamo parlando con il promotore, stiamo già discutendo anche con la Francia, e poi lo faremo con l'Italia e la Catalogna. Si inizierà tardi, non tutti entreranno nel calendario e qualcosa dovremo annullare”.

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“Ora la preoccupazione principale è recuperare, analizzare le cose e gradualmente procedere. Quando avremo un po’ di chiarezza sulle date di inizio delle corse, allora aggiusteremo la stagione. Dipenderà molto da quando potremo iniziare. Si era detto che era necessario disputare un minimo di tredici gare, ma ora tutto questo non vale più: faremo il possibile, ma senza caricare la parte finale del campionato, che è già abbastanza stressata. Se qualcosa dovrà essere cambiato in un secondo momento, lo faremo, ma ora la filosofia è quella di fissare la prima tappa, fare in modo che tutti siano preparati, e provare ad andare avanti”.

Breve oggi, per rilanciare domani

Anche fino a Natale, se necessario? “Vedremo, ma non possiamo andare troppo avanti senza compromettere la stagione 2021. Insisto, dipenderà molto da quando potremo iniziare questo 2020, magari faremo una stagione più breve per poi correre tutto l'anno prossimo. Quando avremo una visione chiara, finalmente studieremo i campionati successivi. Dopo tutto questo il mondo non sarà più lo stesso, ora la cosa principale è riprendere, non commettere errori e lavorare”

Dorna sta aiutando finanziariamente i team. “Abbiamo molti progetti e parliamo con molte persone. Stiamo cercando di aiutare i team privati, comprendiamo che il grande valore del campionato sono le persone che lo compongono. C'è un gruppo molto ampio che lavora sul campionato, circa 4.500 persone, e devi cercare di tenerle vive e positive. Per Moto2 e Moto3 abbiamo contribuito con 25.000 euro a pilota, per il momento, tramite l’IRTA. E in MotoGP vengono attivate alcune linee per essere in grado di pagare i salari di chi ci lavora. Qui non parliamo di una cifra per pilota ma per squadra e dobbiamo tentare di aiutarle finanziariamente per i prossimi tre mesi almeno”.

La scommessa sul virtuale

E’ naturalmente sulla stessa linea Manuel Arroyo, amministratore delegato di Dorna Sports, che su Canal+ aggiunge qualche dettaglio.

“Stiamo aspettando informazioni dai promotori, come Claude Michy per Le Mans, che lavorano direttamente con le autorità locali (ma la 24 Ore automobilistica di Le Mans, in calendario un mese dopo, è già stata rinviata di un mese… ndr). Stessa cosa per Mugello e Barcellona, che dovrebbero idealmente seguire il calendario. L’idea è che ogni Gran Premio posticipato verrà recuperato in seguito. Faremo di tutto per avere una stagione più completa possibile, e nel frattempo ci saranno le gare virtuali: il Mugello di domenica scorsa è soltanto l’inizio, e faremo di più, riunendo tutti i nostri piloti sarà un successo. E quindi dovremo lavorare per convincere anche Valentino Rossi…”