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Si era a Pamplona, riporta il sito spagnolo Marca, all’incontro Events, Quo Vadis organizzato da Navarra Capital. Carmelo Ezpeleta seduto al tavolo con Stefano Domenicali, amministratore delegato della F1, ad esprimersi sul tema Industria globale, uno spettacolo senza limiti. Che Dorna guardasse alla F1 era cosa nota, ma in questa occasione Ezpeleta è stato ancora più chiaro.
“Il futuro? Nel lungo termine - ha esordito Ezpeleta - il mondo dei motori resta il principale generatore di innovazioni nella mobilità. Tutto è stato già testato nelle corse, tutte le misure di sicurezza delle auto provengono dalla F1. E’ così che noi siamo passati dal 2T al 4T, abbiamo una classe completamente elettrica e cerchiamo un carburante ecologico come la F1”.
Il rapporto tra MotoGP e F1 fila, è il caso di dire, d’amore e d’accordo.
"Se qualcosa non mi convince - ammette Ezpeleta - guardo la F1. La prima cosa che ricevo dopo la gara è un messaggio di Stefano Domenicali che si congratula con me. E io faccio lo stesso. La F1 è il numero uno degli sport motoristici nel mondo. Non mi fa male ammetterlo: siamo complementari. Ho imparato molto in molti anni dalla F1 e ora con Stefano il rapporto è molto più forte. Quello che fanno mi avvantaggia molto: copiamo quello che possiamo copiare."
E per lo spettacolo?
“Siamo abbastanza vicini al limite del numero di eventi. Il nostro sogno sarebbe poter averne ventidue GP, non oltre perché la possibilità di avere dei piloti infortunati è più alta rispetto alla F1 e bisogna dare ai piloti il tempo di recuperare. Il grande obiettivo a breve termine è di poter avere GP in tutte le parti del pianeta e rendere i circuiti più sicuri. Uno dei lavori più difficili è fare il calendario. Fondamentale è la collaborazione con la F1, ci sono molti aspetti su cui lavoriamo insieme".
E l’Asia diventa sempre più importante.
"È molto importante esserci, per i produttori. Andremo in India e anche in Indonesia. L’Asia è la nostra America. Non dimentichiamo poi gli Stati Uniti, che sono la più grande economia del mondo. Entrambi i nodtri sport sono nati in Europa e con l’intenzione di andare all'estero. Indy e Nascar hanno provato ad andare all'estero, ma non ci sono riusciti. La F1 è riuscita a lavorare bene sulla vettura, hanno un alto livello di sicurezza e questo permette loro di correre su circuiti non permanenti con maggiori opportunità di divertimento. Per noi è impossibile, chiaro, ma possiamo essere in più parti del mondo. E ora è sempre più importante che vengano realizzati nuovi circuiti, validi sia per la F1 che per la MotoGP”.
Carmelo ha parlato anche di pubblico in pista, di televisione a pagamento e di social network.
"F1 e MotoGP sono sport da vedere ogni domenica in tv, anche se è bello seguirli dal vivo. Molte persone si chiedono cosa succederebbe se venissero trasmesse in chiaro, ma io non ho dubbi: Verstappen è molto più popolare oggi rispetto a quando i GP venivano trasmessi in chiaro, perché raggiunge un pubblico molto più vasto attraverso i social network. Ecco perché dobbiamo occuparcene: dobbiamo continuare a fare una migliore produzione televisiva, ma anche fornire contenuti alle reti. Dobbiamo avere la capacità di fornire quei contenuti che raggiungano immediatamente anche coloro che sono in spiaggia nel momento dell'incidente Verstappen-Hamilton".
E infine sull’equilibrio esistente oggi in MotoGP e sulla gara sprint.
“Anni fa in F1 chi vinceva dava tre giri al secondo, ora no. E così, anche in MotoGP è importante che tutti abbiano la possibilità di vincere e che siano raccolti in un secondo. Se poi esce un pilota superiore agli altri è ancora meglio. In Portogallo avremo la prima gara sprint. Tutto quello che vedo fare a Stefano Domenicali, se lo posso fare lo faccio. Cambieranno molte cose nel nuovo programma, i piloti saranno più vicini ai tifosi, faranno una parata. Un’altra cosa importante della F1 e della MotoGP è il rapporto molto stretto con i team e le fabbriche. I team privati sono molto propositivi. Noi non abbiamo un tetto di spesa, ma non può succedere, come è successo in passato, che vinca quello che ha più risorse".