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Mancano due mesi all'inizio del mondiale e Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, esamina sul sito spagnolo AS le prospettive del campionato, ancora condizionato dalla pandemia. Ma poi va ben oltre: rivela dettagli interessanti di Marc Marquez e nega categoricamente che Honda abbia aperto un'indagine sulle responsabilità dei medici del mondiale. Soltanto voci, dice. Si parte dal campionato.
“Stiamo peggio dell’anno scorso a quest’epoca - anticipa il massimo dirigente Dorna - perché sappiamo quanto sia grave la pandemia; però siamo messi meglio perché abbiamo già l'esperienza per fare un campionato con la bolla. Siamo preparati”.
I test di febbraio a Sepang sono stati cancellati, ma per Ezpeleta non è un dramma: l'importante è avere una preseason. Si è parlato con le Case, i motori e l'aerodinamica sono stati congelati, c’è una evoluzione ridotta rispetto agli altri anni. Non potendo andare in America, Argentina e Texas sono stati sostituiti come era previsto dalla doppietta in Qatar e da Portimao.
“L'obiettivo quest'anno è fare un campionato di almeno 18 gare. Se riusciremo ad arrivare a 20, perfetto, ma il minimo è 18 tra i mesi di marzo e novembre. Ci adatteremo. Per ora il protocollo per il Qatar sarà lo stesso che avevamo a Portimao alla fine dell'anno scorso, ma stiamo esaminando diverse possibilità, compreso l'argomento del vaccino; che per ora è riservato al personale a rischio e non alle persone normali. Spero di finire l'anno con tutti vaccinati, ma siamo in contatto con le autorità di ogni Paese e vediamo giorno per giorno come stanno le cose”.
Esiste qualche possibilità per il ritorno del pubblico in tribuna?
Febbraio sarà critico e poi si vedrà, dichiara Carmelo: dipenderà da come si sviluppano le cose. L'anno scorso c’erano spettatori a Misano e a Le Mans ed è andata bene perché nessuno si è contaminato, e però a Portimao non è stato possibile.
Poi si parla di Marc Marquez: quanto è importante per la MotoGP che il campione della Honda arrivi in tempo per il 28 marzo dell’apertura in Qatar?
“Marc deve fare ciò che si sente e non preoccuparsi di nulla. Ovviamente è importante che Marc ci sia, ma non voglio mettergli pressione. Gli parlo regolarmente e lo trovo tranquillo e forte: è concentrato sul recupero e non sul calendario”.
Poi è arrivata la domanda diretta: ha giocato qualche ruolo, Ezpeleta, tra le parti coinvolte in questa drammatica vicenda, tra il settore medico del mondiale, Marquez e la Honda? Ha mediato tra di loro? Carmelo respinge ogni voce.
“Non ho dovuto mediare assolutamente nulla tra i medici, Marquez e la Honda. Questa è una bufala. È una bugia. Ho parlato con chi devo parlare in Honda e non c'è assolutamente nulla di ciò che dice la stampa, assolutamente nulla. Voglio dirlo chiaramente: non esiste niente di tutto ciò, l’indagine di Honda è una bugia”.