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Beato Crutchlow. Intervistato da Eric Johnson di MCNews.com.au, Cal si sente un privilegiato: nella sua abitazione in California, vicino a Santa Fe Springs, l’inglese si allena con la bici e si gode la famiglia
“Non appena hanno annullato la prima gara – ha raccontato Crutchlow - ho pensato che con la prima gara ad Austin sarebbe stato vantaggioso lasciare il Regno Unito e venire negli States. Siamo qui da più di un mese. Siamo a San Diego, qui abbiamo la nostra casa, un po’ di terreno e ci godiamo il tempo il più possibile. Mia moglie Lucy e la bimba, Willow, restano al momento confinate qui, con la piscina e tanto spazio a disposizione. Sì, siamo quaggiù a Rancho Santa Fe, in California”.
Cal si allena assiduamente, ed è un appassionato ciclista.
“Be', sono stato molto fortunato. Mi piace andare in bicicletta e passare ore in sella per tutta la settimana. Qui in California abbiamo la possibilità di uscire, pedalo da solo e mantengo le distanze dagli altri. Non essendoci un piano preciso per i GP, posso soltanto mantenere lo stato di forma e aspettare, al momento purtroppo ci sono cose più importanti delle corse in moto”.
Cosa pensa il pilota di Cecchinello: riusciremo a gareggiare in MotoGP questa estate, o almeno in autunno?
"Lo spero davvero. Penso che FIM, Dorna e IRTA stiano facendo un ottimo lavoro, le regole per le moto al momento sono state congelate, lo sviluppo non può continuare ed è equo per tutti i team e i produttori. Dorna ci tiene aggiornati, e io penso che potremo fare qualche corsa verso la fine della stagione, ma dovremo assicurarci che ci sia la sicurezza per farlo. Se abbiamo 200.000 persone che accorrono a un evento, tutti devono essere al sicuro prima di pensare di aprire le porte”.
Resta in contatto con Honda e con Lucio Cecchinello, Cal?
“Sì, sono in stretto contatto con il mio team, con il mio manager e con HRC. Parlo costantemente con tutti i membri del team LCR, con HRC in Giappone, voglio tenermi informato. Ho parlato anche con i miei sponsor, è importante di questi tempi: loro ci sponsorizzano per essere in MotoGP, ma sono anche persone fantastiche e grandi amici, è bello assicurarsi che le cose vadano bene”
E i propositi di ritiro? Tutto rientrato?
“Sono contento di quello che ho fatto, sono contento di ciò che ho realizzato: sto facendo una grande carriera, che avrebbe potuto essere migliore o peggiore, certo, ma io so di aver dato il massimo. Non credo di aver ancora finito. La mia motivazione è molto alta. Già alla fine dell'anno scorso avevo detto che avrei potuto continuare nel 2021: mi sento motivato, il desiderio di poter continuare c’è. E stiamo già parlando di rinnovo con la Honda, anche prima di tornare a correre quest'anno”.
E a proposito, arrivando alla moto, come ti è parsa la Honda a Sepang e poi in Qatar?
“Be', penso che la Honda abbia fatto un passo avanti su motore ed elettronica. Abbiamo avuto qualche problema, la nuova moto sembrava un po’ peggiorata rispetto allo scorso anno, ma in Qatar abbiamo finalmente trovato qualcosa di utile.
I test servono a questo, gli ingegneri Honda sono molto bravi e lavorano duramente, dunque penso che la moto sia migliorata.
Per alcune persone i test possono non essere utili, ma io mi sento capace di fornire feedback e assicurarmi che si recepiscano tali informazioni.
Sì, sono pronto per partire, la mia caviglia sta bene, mi sento bene e allenato. Appena ci diranno di partire, sarò pronto”.