MotoGP. Dai Fantastici Quattro a 18 vincitori differenti

MotoGP. Dai Fantastici Quattro a 18 vincitori differenti
Tra il 2013 e il 2016, 61 GP sono stati vinti da quattro piloti: Marquez, Lorenzo, Rossi e Pedrosa. L’arrivo della Michelin e la crescita di Ducati, Suzuki e Ktm ha fatto sì che i 95 GP successivi siano stati conquistati da ben 18 piloti differenti, molti al trionfo in MotoGP per la prima volta
19 ottobre 2021

Tra il 2013 e il 2016, i 4 piloti ufficiali Honda e Yamaha hanno vinto 61 gare consecutive. L’arrivo di Michelin e la crescita delle altre Case ha cambiato le carte in tavola: la scelta degli pneumatici (e quanto-si-parla-di-gomme) è diventato argomento principale nell’analisi delle gare della MotoGP e Piero Taramasso, responsabile Michelin, è uno dei personaggi più ricercati e intervistati nel paddock. Un fatto che fa storcere il naso a molti appassionati, che vorrebbero vedere gare in cui i piloti e i motori sono i protagonisti principali delle prestazioni e tutto non è calcolato sull’usura della gomma.

Michelin è fornitore unico dal 2016 e succede a Bridgestone. Nel periodo dal 2013 e fino al GP di Olanda del 2016, settima tappa di quella stagione, i vincitori sono stati soltanto quattro in 61 gare: Marc Marquez (26 vittorie), Jorge Lorenzo (20), Valentino Rossi (9) e Dani Pedrosa (6).

A rompere l’egemonia dei “Fantastici Quattro” di Honda e Yamaha è stato Jack Miller vincendo il GP di Olanda su una Honda clienti. Da allora a oggi, complici le gomme, la crescita di Ducati e successivamente anche di Suzuki e Ktm, oltre al grave infortunio del 2020 a Marquez, i vincitori sono stati 18 in 95 gran premi: Miller, Marquez, Iannone, Crutchlow, Vinales, Pedrosa, Dovizioso, Lorenzo, Rossi, Rins, Petrucci, Quartararo, Binder, Oliveira, Morbidelli, Mir, Martin e Bagnaia (in grassetto quelli che hanno vinto in MotoGP per la prima volta).

Da un dominio assoluto di due soli team ufficiali si è insomma passati a un campionato in cui possono vincere tutte le moto, comprese quelle dei team clienti, come è accaduto l’anno scorso in Yamaha, con il team Petronas che ha conquistato sei successi (divisi equamente tra Quartararo e Morbidelli) contro l’unico della squadra ufficiale (con Vinales). 

Anche l’infortunio di Marquez ha rimescolato e livellato i valori. Dopo la stagione più dominata di sempre, con i 420 punti del 2019 (12 vittorie, 6 secondi posti e un ritiro), l’assenza del 93 ha messo in mostra molti talenti, dal vincitore Mir a Quartararo e Morbidelli. Potrebbero essere loro, insieme a Bagnaia, i prossimi “Fantastici Quattro”? Difficile da pronosticare, intanto c’è da considerare il ritorno di Marquez, vincitore ad Austin, poi c’è da valutare la crescita di altri talenti come Jorge Martin, Miguel Oliveira, Enea Bastianini, Brad Binder.

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