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Novità dalla GP Commission, che nella riunione tenutasi durante il Gran Premio d’Olanda ha finalmente posto fine alle polemiche relative alla piattaforma inerziale. Dall’avvento dell’elettronica unificata, a fine 2015, il sensore più importante di tutta la catena elettronica ha fatto discutere team e organizzatori.
Con un estenuante braccio di ferro interno fra MSMA, IRTA e Dorna, l’unificazione dell’elettronica – la centralina prima e lo stesso software contenuto al suo interno poi – ha lasciato un buco regolamentare importante, consentendo alle Case di identificare un sensore da lasciare libero. La piattaforma inerziale è stata considerata alla stregua di un normale sensore, nonostante la possibilità di contenere al suo interno un software che effettui una pre-processazione dei dati acquisiti, aprendo così alla possibilità per i costruttori di fornire all’accoppiata centralina/software unici dati “premasticati” dalla piattaforma inerziale, aggirando così i limiti dell’elettronica unica e vanificando gli sforzi regolamentari.
Pur senza prove a confermare i sospetti di molti addetti ai lavori in tal senso, la GP Commission è finalmente riuscita ad approvare una modifica regolamentare che dovrebbe porre fine all’uso di questo escamotage. A partire dal 2019, infatti, la piattaforma inerziale sarà unica, e per rafforzare ulteriormente l’imposizione verrà limitato lo scambio di dati possibile fra la centralina e i sensori, attraverso restrizioni sul cablaggio CAN, anch’esso unico e identico per tutti.
Modifiche anche alla regolamentazione per l’aerodinamica: le nuove appendici saranno infatti limitate in termini di dimensioni e combinazioni utilizzabili. Le appendici attuali saranno ancora permesse, ma sarà vietato rimuovere o sostituire parti aerodinamiche significative. Il processo di approvazione delle appendici sarà inoltre basato sulle omologazioni delle stagioni precedenti, anche in questo caso per limitare la libertà di interpretazione di Case e squadre.
E.L.