MotoGP. Dani Pedrosa rivela: “Avevo lo stesso male di Stoner”

MotoGP. Dani Pedrosa rivela: “Avevo lo stesso male di Stoner”
Non lo aveva mai detto, lo ha raccontato ora a Motorsport: negli ultimi tre anni della sua carriera Dani ha sofferto di stanchezza cronica, la stessa malattia di Casey Stoner. E non è tutto: emerge anche un problema grosso alla spalla dopo l’incidente dell’inverno 2019, subito dopo il ritiro
25 luglio 2024

Come ricorderete tutti, Casey Stoner si ritirò prematuramente alla fine del 2012, e da anni soffriva (e tuttora soffre) di questa malattia che ha origini ancora misteriose per la stessa Medicina ma è molto invalidante. Non è un disturbo così raro: anche Barry Sheene, quando dopo il ritiro si trasferì in Australia con la famiglia, ne soffrì moltissimo. Ebbene, ora Dani Pedrosa ha rivelato di averne sofferto anche lui, negli ultimi tre anni della sua carriera, e che proprio questa difficoltà lo ha convinto a fermarsi.

"Negli ultimi due o tre anni della mia carriera ho dovuto fare i conti con questo problema. Ho provato a resistere finché ho capito che non potevo più uscirne e che dovevo smettere di correre. Poi sono tornato in pista, è vero, ma ci sono voluti circa tre anni per poterlo fare."

Dani si è fermato alla fine del 2018, quando lasciò la Honda e annunciò (clamorosamente) di passare alla KTM come collaudatore. E’ da allora tra le Leggende della MotoGP: con i prototipi ha ottenuto 31 vittorie parziali, 31 pole position e 112 podi. Nessuno ha vinto quanto Pedrosa senza arrivare al titolo mondiale: secondo in tre stagioni, ha dovuto lottare con il suo peso (è leggerissimo) e tanti infortuni.

"Abbiamo calcolato il tempo totale in cui sono stato fuori gioco a causa degli infortuni - ha detto - e contato tutte le gare a cui non ho potuto partecipare per questo motivo. Abbiamo concluso che ho perso qualcosa come 17 o 18 Gran Premi, un'intera stagione”.

Anche dopo lo stop Dani Pedrosa è incappato in molte difficoltà. Ha rischiato di perdere l’uso della spalla...

“Quando sono andato in pensione ho avuto seri problemi alla clavicola: era disintegrata, una parte era gravemente danneggiata e l'osso non guariva da solo. Non si solidificava e non poteva sopportare tutte le forze che gli ho messo addosso. È stato un processo molto lungo; se sono riuscito a risolverlo devo dire grazie ad alcuni medici specializzati in cellule staminali”.

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