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E’ tutto un altro Valentino Rossi rispetto a quello opaco del 2019. Sento già gli “anti valentiniani” brontolare: “ma come, è arrivato quinto, cosa avrà mai fatto di così positivo?”. Invece, gli elementi positivi ci sono eccome, perché Valentino è tornato efficace in frenata come non lo si vedeva da tempo. E’ il primo, importante passo per ritrovare competitività.
“Sì - conferma - da quando abbiamo cambiato assetto della moto siamo molto più efficaci in frenata: è molto importante. Anche qui siamo stati veloci e con buone sensazioni con la moto, in staccata mi sentivo forte”.
Peccato per la qualifica: partendo più avanti, il podio era alla tua portata?
In qualifica abbiamo fatto un errore, partendo con la media anteriore (invece della dura, NDA) e con la seconda gomma nuova posteriore non ho migliorato come avrei dovuto, proprio perché avevo poca fiducia sull’anteriore, non mi sentivo a mio agio con la moto. Sicuramente ha condizionato la mia gara, perché potevo lottare con Zarco per il podio: sarebbe bastato anche partire dalla terza fila.
A Jerez avevi conquistato il podio, ma si può dire che qui, complessivamente, sei andato più forte?
Sì, qui abbiamo fatto un altro passo in avanti, sono stato più veloce fino alla fine: negli ultimi giri io e Rins eravamo i più rapidi.
Come ti spieghi questi risultati? E’ tutto dovuto alle gomme?
“E’ un campionato molto aperto, con continui cambiamenti, sono solo da una pista all’altra, ma anche sullo stesso circuito, come si è visto a Jerez. Le gomme, come sempre, sono fondamentali e manca Marquez: tutti sono ringalluzziti. E la KTM fa paura: se oggi Pol Espargaro non fosse caduto, avrebbero fatto primo e secondo. Sono i favoriti anche per l’Austria: la moto va forte e i piloti stanno dando gas. Bello per il mondiale”.
Come valuti l’incidente tra Pol Espargaro e Johann Zarco?
Non l’ho visto bene. Bisogna però avere rispetto per il pilota che è all’esterno, perché cade se chi è all’interno gli va addosso… Zarco è uno molto aggressivo, ma lo è anche Pol: comunque non l’ho visto bene”.
Morbidelli ti ha ringraziato per il suo primo podio in MotoGP, ha detto che tu hai creduto in lui quando non era nessuno.
“Morbidelli è stato bravissimo: ha fatto una gran gara, dopo essere stato veloce per tutto il fine settimana. E per lui non è stato facile: l’anno scorso doveva essere il numero uno della squadra, ma Quartararo gli ha dato paga: anche psicologicamente è stata dura. Quindi è stato davvero bravo, gli faccio i complimenti. E’ vero, l’abbiamo preso che non era nessuno, in un momento difficile della sua carriera, quando ormai sembrava destinato alla SuperSport o alla SBK: Ma io, Albi, Uccio ci abbiamo creduto, siamo stati bravi a portarlo in Moto2 e metterlo nel team giusto: ha vinto il mondiale e adesso e alla Yamaha. Diciamo che è il nostro fiore all’occhiello e il primo podio in MotoGP di un pilota dell’Academy”.