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JEREZ – Perentoria vittoria di Jorge Lorenzo, davanti a uno stoico Marc Marquez e a un concreto Valentino Rossi. Male le Ducati: sesto Andrea Iannone, dopo una pessima partenza, nono Andrea Dovizioso, costretto a una rimonta dall’ultima posizione per un errore o un inconveniente tecnico.
Alla fine, si può dire che sono tutti contenti: Lorenzo perché è tornato finalmente ai suoi livelli con un successo scaccia crisi; Marquez perché ha conquistato un secondo posto che vale come una vittoria, date le sue condizioni fisiche; Rossi perché ha ottenuto il massimo risultato ottenibile oggi, allungando addirittura in classifica generale sul secondo (+15 su Dovizioso) e limitando i danni sui due rivali probabilmente più pericolosi.
Dopo le prove, non c’erano dubbi sul nome del vincitore e così è stato: come aveva fatto venerdì e sabato, Lorenzo ha dominato dal primo all’ultimo giro, rifilando manciate di decimi ad ogni giro: al sesto passaggio, il suo vantaggio era già superiore al secondo, fino ai 5”576 finali che avrebbero potuto essere molto di più, considerando che nell’ultimo giro, Jorge ha iniziato a salutare il pubblico con largo anticipo.
«Ho fatto un ritmo impressionante all’inizio: mi sentivo molto bene sulla moto, specie in frenata, che in passato ci aveva creato qualche problema. Oggi, però, ho potuto confermare la mia velocità, dopo tanto tempo: finalmente» tira un sospiro di sollievo il campione della Yamaha, capace di risollevarsi ancora una volta: sotto questo punto di vista, sono pochi i piloti capaci di superare le difficoltà come lo è Lorenzo. Un campione ritrovato, quindi, adesso terzo in campionato a 20 punti da Rossi: Jorge è ufficialmente tornato in lotta per il titolo.
Con Lorenzo imbattibile, si può dire che Marquez abbia ottenuto un grandissimo risultato: non dimentichiamo che solo otto giorni fa, il fenomeno della Honda veniva operato per una frattura al mignolo sinistro.
«Per la verità in gara il dito non mi ha dato fastidio, piuttosto ho sofferto al braccio destro, utilizzato in maniera anomala per compensare la mancanza di forza nella mano sinistra. Avevo dolore, così ho rallentato per rifiatare, ma quando mi hanno segnalato che Rossi si stava avvicinando, ho spinto nuovamente: vale come un successo» dice affaticato, ma giustamente soddisfatto. Effettivamente, a metà gara sembrava che Valentino ne avesse di più, capace di recuperare dai 2”8 da Marquez all’ottavo giro, fino al 1”147 del ventesimo. Marc sembrava spacciato, ma proprio quando tutti sognavano una replica della sfida Argentina – magari all’ultima curva, dove già in Moto3 e in Moto2 si erano visti i fuochi artificiali -, lo spagnolo ha replicato, fino a portare Rossi a rallentare e ad accontentarsi del terzo posto. Una condotta di gara impeccabile, quindi, quella del campione del mondo.
Valentino, quindi, si deve consolare (si fa per dire) con il quarto podio stagionale, il 200esimo di una carriera leggendaria. In difficoltà fin da venerdì, Rossi non è riuscito a trovare la messa a punto vincente della sua Yamaha ed è sempre stato costretto a rincorrere: da come erano andate le prove, non poteva fare più di terzo. Per qualche giro, come detto, ha sperato nel secondo, per poi mollare definitivamente nel finale.
«Ho perso troppo all’inizio. Poi, ho iniziato a girare più forte di Marquez: ci ho provato, ci ho provato, ma non ero a posto con la moto, mi si è chiusa un paio di volte davanti. Sarebbe stato troppo rischioso continuare a spingere e ho preferito portare a casa un terzo posto sicuro».
Bene Cal Crutchlow, quarto, anche se un po’ troppo lontano dai primi (22”727), bravo Pol Espargaro, mentre la delusione viene dalla Ducati, con Iannone solo sesto e Dovizioso nono. Iannone, che partiva dalla prima fila con il terzo tempo, ha sbagliato mappa in partenza, inserendo quella da “bagnato”: è retrocesso fino all’undicesimo posto, per poi fare una bella rimonta, chiusa con una discreta posizione, ma inferiore alle aspettative. Dovizioso, invece, è finito fuori pista all’ultima curva del secondo giro: il replay non ha spiegato se per un problema tecnico o un errore. Fatto sta che Andrea è ripartito dall’ultima posizione, risalendo fino alla nona: gli rimane la consolazione di avere conservato il secondo posto nel mondiale.
Pos. | Punti | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora/Distanza |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 159.3 | 44'57.246 |
2 | 20 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 159.0 | +5.576 |
3 | 16 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 158.7 | +11.586 |
4 | 13 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | CWM LCR Honda | Honda | 158.0 | +22.727 |
5 | 11 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 157.8 | +26.620 |
6 | 10 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Ducati Team | Ducati | 157.8 | +27.021 |
7 | 9 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 157.3 | +35.445 |
8 | 8 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 157.2 | +36.296 |
9 | 7 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 156.9 | +41.933 |
10 | 6 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Pramac Racing | Ducati | 156.4 | +51.072 |
11 | 5 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 156.3 | +51.674 |
12 | 4 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Pramac Racing | Ducati | 156.3 | +52.421 |
13 | 3 | 45 | Scott REDDING | GBR | EG 0,0 Marc VDS | Honda | 156.3 | +53.052 |
14 | 2 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Ducati | 156.3 | +53.200 |
15 | 1 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 156.0 | +57.344 |
16 | 6 | Stefan BRADL | GER | Athinà Forward Racing | Yamaha Forward | 155.9 | +59.018 | |
17 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Aspar MotoGP Team | Honda | 155.8 | +1'01.506 | |
18 | 50 | Eugene LAVERTY | IRL | Aspar MotoGP Team | Honda | 155.7 | +1'03.163 | |
19 | 33 | Marco MELANDRI | ITA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 155.5 | +1'06.895 | |
20 | 43 | Jack MILLER | AUS | CWM LCR Honda | Honda | 155.1 | +1'14.182 | |
21 | 15 | Alex DE ANGELIS | RSM | Octo IodaRacing Team | ART | 154.4 | +1'26.832 | |
22 | 63 | Mike DI MEGLIO | FRA | Avintia Racing | Ducati | 151.7 | 1 Giro | |
Non classificato | ||||||||
7 | Hiroshi AOYAMA | JPN | Repsol Honda Team | Honda | 156.1 | 13 Giri | ||
76 | Loris BAZ | FRA | Athinà Forward Racing | Yamaha Forward | 155.2 | 19 Giri | ||
17 | Karel ABRAHAM | CZE | AB Motoracing | Honda | 151.8 | 24 Giri |