Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Tutto e il contrario di tutto. Quando ci sono di mezzo i campionissimi, come Valentino Rossi e Marc Márquez, la voglia di fare “scoop” a tutti i costi prende spesso il sopravvento. Così è accaduto che venisse detto che Rossi si sarebbe ritirato, nonostante Valentino dicesse il contrario. E, infatti, due settimane dopo ecco la conferma, o meglio la smentita ufficiale del finto “scoop”: Rossi firma per Yamaha/Petronas per il 2021. Intanto, però, lo “scoop” era stato fatto, i “click” anche, la smentita pure: altri “click”. Avanti così.
Adesso tocca a Márquez: secondo il quotidiano spagnolo Mundo Deportivo, l’otto volte campione del mondo dovrebbe subire una terza operazione, perché il braccio destro non guarisce. Effettivamente, lo abbiamo sottolineato anche noi nell'ultimo DopoGP di Aragon: le immagini postate sui social da Marc per celebrare il podio di Alex, mostrano movimenti rallentati dell’arto infortunato il 19 luglio a Jerez. Un po’ preoccupante. Da qui, però, a un’altra operazione, evidentemente ce ne passa, tanto che la HRC ha immediatamente smentito questa illazione con una dichiarazione ufficiale.
“Il Repsol Honda Team desidera confermare che il recupero di Marc Aragónz sta procedendo come previsto. Nonostante sia un recupero lungo e intenso, Marc e la sua squadra non hanno motivo di preoccuparsi”, scrivono dalla HRC. Nel frattempo, chissà quanti click avrà già fatto quella notizia, che magari sarà vera fra un mese, ma adesso non lo è.
Come sta Marc Márquez lo sanno solo lui e i medici, tutto il resto sono congetture. Ma la Honda, a mio modo di vedere, dovrebbe tutelarsi da eventuali complicazioni: non può farsi trovare impreparata, deve avere pronto un piano alternativo nella sciagurata ipotesi che il recupero di Marc dovesse essere ancora molto lungo.
La soluzione c’è: Andrea Dovizioso. La HRC dovrebbe forzare i tempi, presentare un contratto da collaudatore ad Andrea, portarsi in casa un pilota sicuramente bravo nello sviluppare una moto, ma anche pronto a scendere in pista nel caso - ripeto: assolutamente malaugurato - che ci voglia molto tempo per rivedere Márquez fisicamente a posto.
Adesso tutto è in mano ad Alberto Puig, che ha già i suoi problemi da affrontare con il “caso” Alex Márquez, scaricato troppo presto: perdere questa occasione sarebbe per la HRC un (altro) errore clamoroso.