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Tre intense settimane chiuderanno, nei programmi, questa particolare stagione della MotoGP. Giovedì a Valencia si ricomporrà il paddock in versione ridotta, per l'ultima accoppiata delle gare consecutive: il Gran Premio d'Europa il prossimo fine settimana e il GP di Valencia sette giorni dopo. Poi il paddock farà le valigie e si dirigerà a Portimão.Tra un paio di settimane la bozza del calendario, per disputare l'ultima gara della stagione 2020. Se tutto va bene, ovviamente.
Il programma è stato leggermente rivisto per i due weekend valenziani. Le prove partiranno un'ora più tardi al mattino e venti minuti più tardi nel pomeriggio, per evitare che il freddo possa compromettere le FP1 e le FP3. Il format della domenica resta invariato, ma l'ultimo fine settimana a Portimão sarà un po' diverso: per mantenere la gara della MotoGP nella solita fascia oraria dell'Europa centrale, quella delle ore 14, la gara si terrà alle 13, ora locale in Portogallo (che utilizza il GMT). Dunque a Portimão la MotoGP correrà prima della Moto2.
Purtroppo, i casi di Covid continuano ad aumentare sia in Portogallo che in Spagna, ed entrambi i Paesi impongono nuove restrizioni alla circolazione. Il paddock della MotoGP aveva già cambiato i suoi piani ad Aragón, quando le autorità hanno informato Dorna che il paddock doveva essere vuoto entro la mezzanotte di domenica, costringendo tutti quanti ad una partenza anticipata.
Dopo Aragón si era sparso un certo allarme intorno al regolare svolgimento delle ultime tre gare, ma ora la minaccia pare diminuita: Portimão si svolgerà a porte chiuse, senza il pubblico, e alle squadre è stato chiesto di restare a Valencia tra le due gare e di non tornare a casa tra Valencia e Portimão. Mantenere intatta la bolla fino alla fine della stagione è la priorità per Dorna.
Mentre ci avviciniamo alla fine del 2020 possiamo iniziare a guardare avanti, al 2021. Il calendario provvisorio, a detta di Carmelo Ezpeleta, sarà annunciato possibilmente questa settimana, avrà 20 Gran Premi e ci sarebbero tre circuiti di riserva, pronti per ospitare una gara nel caso in cui fosse impossibile effettuarne un'altra già programmata. Il calendario sarà probabilmente annunciato dopo che la F1 avrà presentato il suo.
Ezpeleta non può evidentemente precisare oggi quando inizierà il campionato o come potrebbe svolgersi, ma alcune voci credibili del paddock dicono che dovrebbe prendere il via in Qatar, come di consueto, alla fine di marzo. Ma ci saranno un paio di cambiamenti: intanto, il test di Sepang verrà quasi sicuramente abbandonato, poiché l'inizio di febbraio è vicino, troppo presto per essere sicuri di poter viaggiare; invece ci sarebbe un test in Qatar, poi due GP consecutivi sul Losail International Circuit.
Da lì è probabile che la serie torni in Europa per le gare di Portimão e Jerez: ciò riporterebbe la gara di Jerez più o meno al primo finesettimana di maggio. e questo significherebbe di conseguenza andare a Le Mans a metà maggio, poi Mugello, Barcellona, Sachsenring, Assen, Finlandia, Brno, Austria, Silverstone, Misano e Aragón.
Mantenere la serie in Europa per la prima parte del 2021 semplificherebbe notevolmente la logistica nel caso in cui le restrizioni di viaggio siano ancora in vigore a causa del Coronavirus. Per dirne una, l'Australian Grand Prix Corporation ha annunciato che a Phillip Island si correrà il 24 ottobre del prossimo anno. Ma è qui che entrano in gioco i tre circuiti di riserva: qualora non fosse possibile correre su alcuni circuiti, Dorna ne avrà altri pronti a sostituirli.