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La Clinica Mobile non interviene, anche per evitare conflitti di interesse: la squadra di Michele Zasa infatti aiuta i piloti a tornare in pista il più presto possibile. La decisione viene presa dal medico locale responsabile del servizio sanitario, in collaborazione con il delegato della FIM, mentre il Race Medical Director, che è una figura fissa, può intervenire.
La commissione analizza tutta la documentazione disponibile, radiografie comprese, e sottopone il pilota a un serie di esercizi sotto sforzo per valutare se sia in grado di guidare una moto da corsa. Non c’è un protocollo standard rigidamente stabilito. Márquez? Zasa ammette che qualche errore c’è stato, ma non si pronuncia e non ha mai parlato col pilota.
Nell’intervista, con Zam e Nico, Zasa chiarisce il ruolo della Clinica Mobile, illustra l’attività dei due centri aperti a Piacenza e nel Principato di Andorra (molto attrezzati e accessibili a tutti gli sportivi), parla della visita di idoneità, introdotta da pochi anni, cui tutti i piloti si sottopongono all’inizio della stagione.