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Dovizioso carico e fiducioso. Secondo Andrea il Mugello ha confermato lo stato di forma eccellente della Ducati, più che l'inizio di una rimonta.
«Sono stati buttati via punti sia Jerez che a Le Mans, in due modi diversi, ma ci saremmo giocati la prima o la seconda posizione. I punti sono già stati buttati, la realtà dei fatti però è quella arrivata al Mugello: secondo me Marc e Honda stanno confermando di essere particolarmente in forma e ci sono sempre, ma nelle ultime tre gare siamo stati noi quelli più costantemente veloci. E’ un dato importante per il resto del campionato, anche se non si ottengono punti. Però mi fa partire fiducioso, anche se consapevole, come tutti i piloti, di essere in una pista particolarmente complicata, sia per il disegno della pista che per l’asfalto nuovo».
Per la prima volta, da quando Lorenzo è in Ducati, lui parte alla pari con te come possibilità. Come lo giudichi?
«E’ così e siamo anche in una delle sue piste preferite. Sono curioso anch'io di vedere come andrà il week end. Indubbiamente in gara ha guidato bene, non è stata solo una questione di gomme al Mugello».
Danilo Petrucci è felicissimo del contratto con il team ufficiale, e anche di lavorare in squadra con te. Cosa può dare avere un gruppo unito?
«Un team ufficiale cerca sempre di prendere i migliori piloti sul mercato, però io credo che Danilo e io possiamo essere più forti di quello che sembriamo sulla carta come nomi. Perché conosciamo bene la Ducati, perché entrambi abbiamo dei caratteri normali e insieme si può cercare di ottenere qualcosa di importante. Questi sono piccoli dettagli che credo possano fare la differenza per il futuro. Quando invece hai due piloti top si lavora, ma si sta anche molto attenti a quello che fa il compagno, perché bisogna arrivargli sempre davanti. Questo secondo me non è la nostra situazione, e sono convinto che sia una cosa positiva».
I due top in Honda…
«Sono contentissimo, non vedo l’ora di vederlo. Jorge in HRC con una moto particolare che ha le sue caratteristiche, diverse da quelle che ha usato fino adesso, e con un compagno come Márquez: è un cambiamento “boom”, ma interessante per tutto il campionato».
Cosa pensi del fatto che tanti piloti cambieranno moto, e mancano ancora quasi due terzi di campionato?
«Questa non è una bella cosa. Può condizionare le strategie in base ai rapporti che ci sono. E’ una roba brutta: questo è, però, e dobbiamo andarci dietro (adattarci, NDR)».
Credi che il rapporto tra Lorenzo e Márquez sarà migliore di quello che Jorge ha avuto con te?
«Non abbiamo avuto problemi in casa io e Jorge, ma Ducati, investendo tanto su di lui, ci si è dedicata tanto e quindi si poteva lavorare in modo diverso. Ci siamo giocati il campionato l'anno scorso, quindi non possiamo dire che non abbiamo lavorato bene, però quando fai un investimento così importante è normale che il lavoro ne venga condizionato».