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AUSTIN - L’unico ad andare forte è Jack Miller («mi trovo molto bene con la moto, ho molta fiducia»), tutti gli altri faticano con la Ducati. Soprattutto il pilota solitamente più competitivo, Andrea Dovizioso, 13esimo e costretto, quindi, a scattare dalla quinta fila. Andrea spiega cosa è successo.
«Dopo le FP4, credevo che la pista sarebbe stata in condizioni peggiori in Q1 e per questo ho deciso di aspettare qualche minuto prima di uscire. Sempre per le condizioni dell’asfalto, ho deciso che sarebbe stato più opportuno usare una sola gomma morbida posteriore, ma, purtroppo, non ha pagato. E’ un vero peccato, perché il nostro ritmo non è così male».
Non è male, cosa significa?
«Significa che, a parte Marquez, me la potrei giocare con gli altri piloti del gruppo più veloce. Ma un conto è partire dalle prime due file, un altro è rincorrere dalla quinta».
E’ un GP compromesso?
«Non del tutto. Bisognerà scegliere molto bene le gomme e fare una buona partenza, cercando di recuperare subito posizioni, per non perdere troppo tempo all’inizio».
Ieri avete prolungato il lavoro in configurazione gara e non eri nei 10, oggi la Q1 sbagliata: si poteva gestire diversamente?
«E’ chiaro che ogni aspetto negativo deve farti ragionare e bisogna valutare attentamente tutti gli aspetti. In ogni caso, è stato giusto aspettare qualche minuto a scendere in pista, perché si è velocizzata; andavano però usate due gomme e tenerne una sola per l’eventuale Q2, ma pensavo di farcela con una sola. Così non è stato, per pochi millesimi».
Su questa pista si può recuperare?
«E’ una pista molto faticosa, bisognerà stringere i denti. Non abbiamo il passo per fare grandi recuperi, ma queste sono valutazioni fatte su quanto accaduto venerdì e la gara è domenica: ci sono due giorni di differenza… Dobbiamo lavorare sui dettagli, provare a essere più competitivi».
«Quando la pista si è asciugata nelle FP4 sono stato l’unico a tenere la media al posteriore: ero 18esimo e messo piuttosto male. Prima della Q1 mi sono detto che avrei dovuto fare di tutto per entrare in Q2: mi spiace esserci riuscito ai danni di Andrea. Qui la gara è lunghissima, con tantissime frenate e l’errore è possibile da un momento all’altro. Non sono contentissimo del mio passo gara, ma, se non altro, non parto troppo indietro: in Argentina, scattando dalla decima posizione mi sono anche giocato il podio. Qui è un po’ più complicato, ma ci proverò. Rossi può dare del filo da torcere a Marquez e Rins con la Suzuki è velocissimo. Dovizioso? Lui è molto bravo a gestire le gomme e ha un buon passo, ma non so se si è mai trovato in quella posizione».